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[Lucca] FABBRICHE DI VERGEMOLI – PER IL PROGETTO SPRAR IN ARRIVO 1 MILIONE E 700MILA EURO

Lucca –

FABBRICHE DI VERGEMOLI – PER IL PROGETTO SPRAR  IN ARRIVO 1 MILIONE E 700MILA EURO

 

 

Fabbriche di Vergemoli abbassa il numero dei migranti ospitati diventando nel contempo il primo comune della provincia di Lucca e il secondo in Toscana in termini di posti SPRAR; il tutto ottenendo 1 milione e 700 mila euro di finanziamento da parte del Ministero dell’Interno. Lo SPRAR è il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ovvero singoli/e o famiglie che hanno ottenuto lo stato di protezione internazionale o che sono stati inseriti ufficialmente tramite determinati requisiti.

Grande soddisfazione a Fabbriche di Vergemoli per l’ennesima vittoria su un bando SPRAR da parte del comune. In questo caso il comune, in prosecuzione di una linea avviata da anni, non ha teso ad aumentare i posti di ospitalità dei rifugiati sul territorio comunale, ma ha teso a riservare detti spazi unicamente a coloro che hanno avuto riconosciuto lo status di rifugiato politico. Questo tramite la trasformazione dei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) presenti su territorio in strutture SPRAR che ospiteranno famiglie, donne e bambini.

Attualmente i soldi per la gestione dei rifugiati vengono dati direttamente alle cooperative che li gestiscono in virtù di un contratto in cui non è indicato specificatamente come devono essere spesi i soldi pubblici. Con lo SPRAR, oltre ad andare a tutelare unicamente quel 10% che di media è effettivamente un rifugiato rispetto al numero totale dei migranti sul nostro territorio nazionale, viene anche spiegato in maniera chiara e sintetica come devono essere spesi i soldi.

“C’è la massima attenzione affinché queste risorse, che per la maggior parte vengono dall’Europa, siano utilizzate in maniera corretta e trasparente, con una ricaduta su strutture locali e figure professionali italiane – specifica Giannini – ad esempio spenderemo 580mila euro per figure professionali come operatori sociali, interpreti, mediatori, operatori legali, psicologi – 325mila euro per affitto, utenze, pulizia locali ecc – 207mila euro per vitto, abbigliamento, igiene personale, assistenza infanzia – 124mila euro in spese per l’integrazione, tutti soldi che sarannno presi dai cittadini italiani permettendo quindi di far si che quello che è un oggettivo problema possa diventare un aiuto a tante famiglie italiane in difficoltà. Il Pocket Money infatti sarà di 70 euro mensili erogati per tre anni. Sul totale dell’importo ci saranno le relative tasse per oltre 400mila euro”.

“Una cosa che ci fa veramente piacere perché condividiamo come molti altri l’idea che è impossibile accettare una immigrazione senza regole e un’ospitalità priva di chiarezza su chi viene ospitato – continua il sindaco Giannini – I progetti SPRAR sono rivolti a coloro che hanno effettivamente bisogno, spesso cristiani che scappano dalla Nigeria con donne e bambini, e quindi vanno in una logica più che corretta da applicare non solo per un dovere di cristianità ma per un dovere verso persone effettivamente bisognose. Il messaggio che stiamo portando avanti – conclude il sindaco Giannini – è che l’accoglienza non deve essere riservata a tutti, ma solamente a chi ha determinati requisiti e che i soldi pubblici devono essere spesi con estrema prudenza. E’ giusto che chi lavora sia pagato, ma non si deve fare un business sulla pelle delle persone”. 

Fonte Verde Azzurro