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[ALTOPASCIO] «Ambientalisti solo per comodità»

ALTOPASCIO. Sul consiglio comunale straordinariodedicato alla vicenda It Risorse prendono la parola anche i capigruppo di maggioranza Marco Remaschi del Pd e Marco Ghimenti di ViviAmo Altopascio.

«Questa minoranza che oggi si riscopre ambientalista solo per comodità – sostiene Remaschi – è la stessa che nel 2011 ha approvato un regolamento urbanistico, ancora oggi vigente, secondo cui, ad Altopascio, in tutte le aree identificate come produttive/industriali possono insediarsi le attività classificate come insalubri di prima classe. Noi lo cambieremo questo regolamento urbanistico».

Sull’iter della pratica interviene invece il consigliere Ghimenti: «Il 21 aprile 2016 It Risorse presenta richiesta per il rilascio dell’Aia al Suap di Altopascio, e il 28 aprile 2016 il Suap invia la documentazione alla Regione Toscana e all’Arpat per avviare la procedura. Successivamente al Comune di Altopascio si richiedono i pareri in merito a conformità urbanistica dell’attività (viene dato l’ok), conformità edilizia degli immobili (viene dato l’ok), ammissibilità del collettamento nella fognatura bianca delle acque (viene dato l’ok, tramite anche un sistema di filtraggio e depurazione specifico), definizione di eventuali prescrizioni relative a vapori, gas, odori (viene dato l’ok in quanto l’attività in questione non produce né emissioni, né odori, né rumori, ma si limita a stoccare il materiale, senza trattarlo o lavorarlo). L’Arpat, invece, fornisce i propri pareri in merito al rispetto ambientale, mentre i Vigili del Fuoco si esprimono per quanto riguarda la sicurezza, in particolare quella antincendio. Ecco è sulla base di questo iter che la Regione Toscana rilascia l’Aia. Proprio per questo motivo noi oggi chiediamo

all’ente titolare del procedimento di fornirci i criteri che hanno portato alla definizione dei pareri, così da avere il quadro completo, informare ancora di più e ancora meglio i cittadini e affrontare insieme tutti i passaggi successivi, nel massimo della trasparenza».

Fonte: Il Tirreno