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[ALTOPASCIO] Divieto di vendere abbigliamento nel negozio di Altopascio

LUCCA. Potrebbe esserci un appiglio tecnico che complica la cessione del punto vendita Mercatone Uno di Altopascio al gruppo abruzzese Cosmo. Ne danno notizia sia il sindaco attuale Sara D’Ambrodio che il predecessore (e attuale anosigliere regionale) Maurizio Marchetti.

D’Ambrosio spiega: «In questi giorni mi sono sentita con la proprietà dell’immobile dove oggi si trova Mercatone Uno ed è emerso che quel sito non può essere adibito, per contratto, alla vendita di biancheria, vestiti e prodotti simili. Cioè esattamente quello che invece vende il gruppo Cosmo».

Qualche dettaglio in più arriva da Marchetti: c’è un «divieto di sublocazione e divieto di vendita di linee merceologiche di abbigliamento o tessile: sono nel contratto di affitto che insiste sulla superficie di vendita dove ha sede l’attuale Mercatone Uno di Altopascio, 10mila metri quadrati circa appena rilevati dalla Cosmo di Giulianova, a Teramo, che per l’appunto col suo marchio Globo tratta calzature, abbigliamento e tessile. L’acquirente si trova così paralizzato nella sua attività. Per occupazione e sito di vendita si profila il dramma».

«La proprietà – continua Marchetti – è la Giannino Distribuzione spa, che si occupa di commercio all’ingrosso di abbigliamento e accessori. Ebbene: al momento della stipula del contratto di affitto per la superficie dove ha attualmente sede il Mercatone Uno di Altopascio, la Giannino ha fatto inserire due vincoli. Il primo vieta la sublocazione. Il secondo vieta la vendita in quel capannone di articoli di abbigliamento o tessile in generale. Il motivo è ovvio: evitarsi concorrenza in casa loro. Ma quelle sono proprio le linee su cui il nuovo acquirente, Cosmo, opera col suo marchio Globo. E lì non potrà venderle. Né potrà subaffittare

il capannone. La prospettiva è la paralisi dell’intero polo di vendita altopascese». Secondo Marchetti la soluzione potrebbe essere uno scambio del negozio di Altopascio fra la Cosmo e la Shernon, holding che ha rilevato i punti Mercatone che continueranno a vendere mobili.

Fonte: Il Tirreno