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PORCARI Finisce l’era Snaitech L’intero pacchetto acquisito da Playtech – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

lucca

Snaitech ha un nuovo proprietario: Playtech, per effetto dell’Opa (offerta pubblica di acquisto) lanciata attraverso la sua interamente controllata Pluto alcune settimane fa, ha completato l’acquisto delle azioni della società di scommesse nata a novembre 2015 dalla fusione tra la Snai di Porcari e Cogetech (all’epoca Snai arrivava da sette anni di bilanci in perdita e aveva accumulato 467,6 milioni di debito; la fusione e la nuova gestione hanno riportato in attivo la società: 27 milioni di utile a fine 2017). E per effetto dell’operazione, Snaitech esce dalla Borsa italiana, viene “delistata” come si dice in gergo finanziario.

Playtech, società quotata nella borsa di Londra, conta circa 5.000 dipendenti in 17 paesi del mondo, opera nell’ambito della produzione di software per molti dei principali operatori del gioco d’azzardo. Attraverso l’integrazione con Snaitech, Playtech intende creare – secondo quanto si apprende – un operatore primario nel settore del gioco in Italia, sfruttando la posizione di leadership raggiunta da Snaitech anche grazie alla sua presenza capillare con oltre 1.600 punti scommesse e circa 54.000 slot e 10.000 videolotterie. Il valore complessivo dell’operazione è di 846 milioni, comprensivo del debito di 429 milioni al 12 aprile 2018, giorno dell’annuncio.

Tecnicamente, tutto si è svolto come era nei piani dal giorno in cui Playtech, acquistando il 70% delle azioni di Snaitech, ha lanciato l’offerta pubblica di acquisto. Che ha dato subito buoni risultati, portando in poche settimane il gruppo inglese (fondato nel 1999 dall’imprenditore israelo-cipriota Teddy Sagi) al 96,47% della copertura azionaria. In pratica tutto il pacchetto azionario, dal momento che, in base alle normative vigenti, il fatto di detenere il 95% delle quote azionarie implica che i proprietari residui cedano le proprie quote.

Questi i dati dell’acquisizione siglata; per i 650 dipendenti Snaitech in Italia, di cui 400 nella sede di Lucca (Porcari), circa 150 in quella di Roma e un centinaio nella sede di Milano, si apre un nuovo corso. Nelle ultime settimane il clima aziendale non è stato dei più favorevoli, sulla scorta anche del progetto di Snaitech di disapplicare il contratto nazionale metalmeccanico in alcuni settori e applicare a tutti i settori il contratto del commercio.

Dopo aver appreso del passaggio di proprietà, il coordinatore Fiom di Snaitech

Massimo Braccini ribadisce che «le rassicurazioni dell’azienda sono basate sul nulla e ora più che mai deve presentare il piano industriale. E si rende sempre più importante e urgente l’incontro con il ministero del Lavoro, che abbiamo richiesto». —

BARBARA ANTONIIl

Fonte: Il Tirreno