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[ALTOPASCIO] Manda in coma il noleggiatore 22enne fermato ad Altopascio

LUCCA

Una lite rischia di finire in tragedia dopo che un giovane di 22 anni, di Pieve a Nievole, Nicolas Berardi, ha preso a pugni il padre del titolare dell’autonoleggio “Rossi Rent”, Antonio Rossi, 72 anni, a Santa Croce sull’Arno. E dopo un giorno di caccia all’uomo, l’aggressore è stato rintracciato ad Altopascio dai carabinieri di San Miniato che lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di lesioni personali gravissime.

Una giornata da incubo. Sembra incredibile come per una discussione nata per motivi commerciali o per la decisione del noleggiatore di non rinnovare l’affitto di una Panda – in quanto era già stata prenotata – ora un uomo sia in coma all’ospedale di Careggi dove è arrivato, trasportato dall’eliambulanza Pegaso, con un grave trauma cranico e una sospetta emorragia.

Il 72enne, dopo essere stato percosso, è infatti caduto sul pavimento e ha colpito con la testa contro lo spigolo del bancone. Ha perso i sensi ed è caduto in un lago di sangue, mentre un dipendente cercava di soccorrerlo.

L’impiegato è rimasto ferito in maniera non gravissima, ha attivato i soccorsi e chiamato il 112. Immediata la fuga del giovane, che ha capito la gravità della situazione, ed è sparito con la Panda del noleggiatore per poi abbandonarla a Montecatini Terme. Il padre del ventenne, che aveva accompagnato il figlio a Santa Croce, ha assistito alla scena, è stato poi sentito dai carabinieri e ha confermato la versione del dipendente dell’attività commerciale. Le condizioni del ferito sono ritenute molto gravi, è in prognosi riservata.

Il figlio Filippo Rossi, di San Miniato, titolare dell’attività, non era al lavoro ieri, ma è stato subito informato e si è messo in viaggio verso la Toscana dal luogo dove si trovava in vacanza. I carabinieri hanno mantenuto la massima riservatezza circa il movente del litigio e dell’aggressione. Si è parlato di un problema legato al mancato rinnovo del contratto di noleggio della Panda, ma non è escluso che dietro tanta violenza possa esserci una motivazione di altro genere che solo il ventenne, finito al centro delle cronache per un altro fatto di violenza, potrà chiarire.

«Abbiamo sentito gridare alcune persone e poi è stato tutto un viavai di ambulanze, polizia municipale e carabinieri», raccontano i vicini.

Sono ore di grande ansia per la famiglia Rossi, che è molto conosciuta nel distretto del Cuoio, sia a Santa Croce

che a San Miniato.

Il figlio di Antonio Rossi, Filippo, è stato sentito anche dai carabinieri e ha confermato che non c’erano stati altri episodi del genere nell’autonoleggio e, di conseguenza, l’aggressione ha lasciato tutti sotto choc. —

SABRINA CHIELLINI

Fonte: Il Tirreno