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[ALTOPASCIO] Il capo di una gang nei guai per rapina e sequestro di persona

LUCCA. Gli inquirenti gli contestano una serie di furti, alcune rapine e anche un sequestro di persona. Per carabinieri e procura della Repubblica, Flori Sejdini, 26 anni, albanese, residente a Montecatini, è l’elemento cardine, forse il capo di una gang dell’Est, specializzata in furti e rapine commessi nel territorio della Piana e della Lucchesia. Ben sedici le parti lese che potrebbero costituirsi parti civili al termine dell’udienza camerale fissata il 18 gennaio 2019 di fronte al giudice dell’udienza preliminare Riccardo Nerucci. Nel 2016 era già finito in manette per una serie di colpi messi a segno in abitazioni di Altopascio e Ponte Buggianese. Stavolta è accusato di nove furti in case e appartamenti (sei tra i comuni di Capannori, Lucca e Altopascio e tre tra Pistoia e Pescia). Ma nei suoi confronti ci sono accuse ben più pesanti: sequestro di persona e rapine.

ANZIANO IN BALIA DELLA GANG. La sera del 26 marzo scorso alle 21 una gang composta da tre malviventi incappucciati fece irruzione nell’abitazione di un ottantaquattrenne del Capannorese che in quel momento si trovava già a letto. Per oltre un’ora l’anziano venne tenuto sotto sequestro: costretto a sedere accanto alla porta d’ingresso. I banditi gli intimarono di non muoversi mentre loro facevano razzìa di tutti i soldi e i gioielli appartenenti alla defunta moglie per un valore di oltre 5mila euro. Il pensionato riuscì a scappare arrivando in mutande sino alla soglia della porta dei vicini di casa che diedero l’allarme facendo intervenire i carabinieri. Le indagini del reparto investigativo avrebbero stabilito che uno dei componenti della banda era proprio l’albanese finito in manette e che è ritenuto la mente dell’organizzazione.

RAPINA E INSEGUIMENTO. Cinque giorni la gang – che gli inquirenti ritengono essere la stessa che ha agito nel Capannorese – aggredisce un operaio e la moglie appena rientrati nella loro abitazione della zona Nord della Piana. Ma la reazione del padrone di casa consente ai carabinieri di individuare l’auto, una Renaul

Clio, dei banditi. Ne nasce un inseguimento e in località Salita del Gallo i malviventi per sfuggire alla cattura provocano un incidente con i militari che restano contusi e i banditi che fuggono attraverso i campi. Per la procura alla guida della vettura c’era Flori Sejdini. —

Fonte: Il Tirreno