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PORCARI Cede parte dell’argine del rio Fossanuova «Situazione a rischio» – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

PORCARI. Nei giorni scorsi una parte di argine del rio Fossanuova in prossimità dell’incrocio tra via Bernardini e via del Magro è crollata. La scoperta del preoccupante cedimento è stata durante un sopraluogo, uno dei tanti compiuti dall’ufficio tecnico del Comune. Il Rio Fossanuova è tenuto sotto osservazione viso che è un corso d’acqua delicato che necessita di un’attenzione costante. «Una criticità tutt’altro che banale – spiega l’assessore con delega all’assetto idrogeologico Franco Fanucchi – che, in caso di piena, rischia di generare problematiche di sicurezza su quel tratto di argine». L’ufficio tecnico ha immediatamente avvisato il Genio civile, ente competente su questo corso d’acqua, il quale il giorno successivo ha effettuato un sopralluogo insieme ai responsabili del Consorzio di Bonifica Toscana Nord per rendersi conto della situazione. E cercare anche di risalire alle cause del cedimento che non si esclude possa essere causato dal passaggio di un mezzo pesante. «Di comune accordo – prosegue Fanucchi – è stato deciso di affidare al Consorzio l’incarico di ripristinare le opere arginali così da scongiurare eventuali esondazioni. In attesa dell’intervento vero e proprio mi preme comunque ringraziare anticipatamente a nome dell’amministrazione sia il Genio civile che lo stesso Consorzio i quali, ancora una volta, hanno dimostrato di avere tempi di reazione rapidissimi. Solo lavorando a stretto contatto – conclude Fanucchi – potremo sempre tenere sempre alta la guardia sulla sicurezza idraulica del nostro territorio».

Intanto nei giorni scorsi la Regione, per bocca dell’assessora Federica Fratoni, aveva inviato una lettera in cui si richiedeva a tutti i Comuni che sono dotati di progettazione su opere idrauliche da eseguire per la messa in sicurezza dei vari territori, di inviare i suddetti progetti al Genio civile entro il 31 dicembre. «Abbiamo fatto il nostro dovere – precisa l’assessore Fanucchi

– e ne abbiamo inviati due: il primo riguarda le casse di espansione sul rio Leccio che eviterebbero l’affluenza della massa d’acqua nel pieno del paese. Il secondo progetto è riferito al Rietto, che da sempre mette in crisi tutto l’abitato di via Pacconi». —

N.N.

Fonte: Il Tirreno