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[ALTOPASCIO] Fapim raddoppia i magazzini, in arrivo nuove assunzioni


Si allarga la Fapim. La storica impresa metalmeccanica che produce accessori per serramenti, leader mondiale nel settore, ha presentato una richiesta di ampliamento per il sito produttivo alle Cerbaie ad Altopascio dove sarà realizzato un secondo magazzino automatico. La conferenza dei servizi per il via libera all’intervento è in programma per il 25 marzo. Mentre entro la primavera si concluderanno i lavori anche all’altro stabilimento a Spianate, aperto nel 2005, dove è presente anche il Fapim Museum.

Adesso l’azienda che vanta 45 anni di storia (quasi tutti ad Altopascio) e circa 500 dipendenti, la maggior parte nel territorio locale, avvierà un forte investimento strategico che prevede un impianto automatizzato per lo stoccaggio delle merci con tecnologie avanzate che si richiamano ai dettami del piano industria 4.0. «Un magazzino tecnologicamente avanzato per lo stoccaggio del materiale con una capienza di 11mila pancali e che affiancherà il magazzino automatico già presente – spiega l’ingegnere Massimo Bellandi, presidente esecutivo di Fapim – rendendo l’azienda la prima nel suo settore per questo tipo di interventi tecnologici. Un intervento strategico che consentirà di consolidare la crescita degli ultimi anni e continuare a crescere investendo nel territorio in cui ha sempre creduto. Attendiamo l’autorizzazione al progetto che prevede una deroga all’altezza del capannone: 20 metri rispetto ai 14 consentiti dal Piano Regolatore della zona. A Spianate invece saranno ultimati entro primavera i lavori di ampliamento con un nuovo capannone».

Fapim (acronimo che sta per fabbrica accessori per infissi metallici) è una delle aziende lucchesi che ha tenuto meglio alla crisi. «La contrazione nel settore dell’edilizia ha toccato anche noi ma siamo riusciti ad attenuare gli effetti grazie a nuovi investimenti e ad una forte esportazione dei nostri prodotti con 12 fra filiali e uffici commerciali in tutto il mondo. Questo ha consentito di preservare tutti i lavoratori, che era l’obiettivo principale. E ora finalmente è ricominciata la fase espansiva. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto un incremento del fatturato del 25 per cento».

L’estero è il core businness con un fatturato orientato all’export (il 90%) in oltre cento Paesi con caratteristiche di altissima qualità, tutto made in Italy. Ci sono tutti i presupposti per allargare anche gli orizzonti occupazionali. Come successo quando è stato deciso di realizzare due stabilimenti sul territorio altopascese. «Già negli ultimi tre anni – dice Bellandi – per effetto della crescita aziendale abbiamo assunto una trentina di persone e con una forza occupazionale legata al territorio da 40 anni senza nessuna delocalizzazione. Se manteniamo questo trend è probabile un aumento dei posti di lavoro, soprattutto personale qualificato, alla luce anche di questo investimento, stimato tra gli 8 e i 9 milioni di euro, per il nuovo magazzino».

Nata nel 1974 dall’iniziativa di tre

amici (Paolo Bellandi, Lido Bendinelli e Sergio Pacini), nel 1980 Fapim ha deciso il trasferimento ad Altopascio. Un’azienda che guarda anche al territorio che la ospita organizzando mostre di pittura, iniziative benefiche e visite di studenti delle scuole. —

 

Fonte: Il Tirreno