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PORCARI Al Liceo Artistico Musicale “A.Passaglia” scambi di esperienze fra scuole

LUCCA – Si è svolto il 24 maggio al Liceo Artistico Musicale “A.Passaglia” un incontro fra le scuole che hanno attivato il progetto “Competenze di base”, riguardante interventi di recupero in Matematica, Italiano e Lingua straniera. Hanno partecipato 4 Istituti Comprensivi : l’IC “Puccini” di Pescaglia, l’IC di Porcari, l’IC 3 di Lucca, l’IC “Don Milani” di Viareggio e l’ISI Pertini. Il progetto è stato finanziato con i fondi europei PON  (Programma Operativo Nazionale 2014/2020).

 

Che le scuole attivino corsi di recupero per gli studenti in difficoltà non è certo un’eccezione ma, in questa occasione, sono le caratteristiche degli interventi che ne fanno un caso a parte. I fondi europei hanno consentito di attivare moduli da 30 a 100 ore, di avere due figure di riferimento per ogni modulo (un esperto e un tutor), di offrire la mensa (dato che gli incontri erano extra orario scolastico e/o in estate)  e impiegare una madrelingua. Queste opportunità e  i vincoli imposti dal bando (didattica innovativa, uso delle tecnologie, diversificazione degli ambienti di apprendimento, coinvolgimento dei genitori etc) hanno consentito ai docenti di progettare interventi  molto diversi dal solito.

 

Tutte le scuole , nonostante la varietà del target di riferimento, hanno scelto di sollecitare l’interesse degli alunni puntando sul gioco, su compiti di realtà e sulla creazione di “prodotti” che dessero soddisfazione, hanno organizzato uscite sul territorio e cercato di sviluppare relazioni affettive che valorizzassero i bambini/ragazzi come persone.  Gli Istituti Comprensivi hanno sperimentato gruppi in verticale, in una sorta di Peer to Peer che ha dato ottimi risultati.

 

L’IC di Porcari,  per favorire l’apprendimento linguistico di termini scientifici, ha mescolato realtà e fantasia nel modulo “Terratelling”. I bimbi di cinque anni hanno raccolto, fotografato e catalogato i materiali del bosco e poi li hanno fatti “parlare”, costruendo bellissime storie e tavole d’artista.

 

Ricordarsi parole come “pasticcino”, “mangiare”, “cucinare”, “farina” in Inglese? Al Don Milani i bambini cucinano i dolci per  rilassanti tea-time. E la simmetria o altri aspetti della geometria? Fare origami è stata la proposta che è riuscita a coinvolgere gli alunni anche dopo 8 ore di scuola.

 

All’IC 3 i ragazzi hanno scritto il copione e organizzato le coreografie del musical a cui hanno partecipato gli studenti della primaria e delle medie.

 

Non è certo mancato l’uso dei social come, ad esempio, la creazione del blog “L’eco dei diritti” all’IC di Pescaglia o la riflessione sui social. Per capire quanto sono importanti le parole, i ragazzi del modulo di Italiano attivato al Liceo Artistico hanno analizzato quali parole –chiave si possono usare per avere più followers. E forse si sono  convinti che sapere l’italiano sì, serve a qualcosa, intervistando i giornalisti del “Tirreno” o gli sceneggiatori dell’Accademia di Cinema di Lucca.

 

Per far capire, invece, a cosa serve la matematica, una delle carte vincenti, dalla scuola primaria al Liceo, è stata la statistica applicata alla vita concreta.  Ad esempio analizzare i programmi fedeltà dei supermercati  per capire quanto il cliente  “guadagna” davvero, oppure l’andamento del consumo delle “merendine” a scuola.

 

Invece,  i ragazzi del “Pertini” hanno capito fin da subito a cosa serve studiare le lingue straniere. Frequentare i PON di inglese e spagnolo preparava alla certificazione linguistica che, una volta ottenuta, ha consentito loro un soggiorno all’estero.

 

Altro aspetto molto curato dai docenti è stato dare visibilità a ciò che stavano facendo gli studenti. Ad esempio creare momenti di lettura condivisa con una comunità di lettori con l’aiuto di una piattaforma; pubblicare un ebook con gli esperimenti fatti nel modulo di scienze, o un diario di bordo online dove i genitori potessero monitorare le tappe del progetto e interagire con riflessioni o semplici “mi piace”.

 

Tutte le scuole hanno registrato un buon successo formativo, sia nell’apprendimento che nel comportamento degli alunni. A dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che spesso può essere la noia di lezioni sempre uguali, oltre alle difficoltà personali, ad uccidere la motivazione ad apprendere.

 

 

 

Fonte: Lo Schermo