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Fantozzi sul cinema Puccini: “Dovrà essere anche luogo per i giovani, nessuno deve rivendicare l’opera come sua”

Non solo pellicole di successo, rigorosamente in 3 D e Dolby Surround, ma anche una stagione di prosa ufficiale, oltre a quella amatoriale, convegni sulla via Francigena, iniziative per le scuole. Sono le finalità del cinema teatro Puccini di Altopascio, indicate dall’assessore alla cultura del comune del Tau, Nicola Fantozzi. Valutazioni condivise con il resto della giunta. Oltre alle polemiche sulle varie intitolazioni, pur con una destinazione esplicita, si continua comunque a discutere sull’utilizzo futuro della struttura chiusa dal 1985, costata complessivamente due milioni e 300 mila euro, che il municipio ha acquistato nel 1996 e che sta portando a termine dopo una vera odissea. A marzo il taglio del nastro. Mancano solo gli arredi. Il consorzio di imprese che detiene l’appalto, ha tempo 100 giorni per completare l’opera. La capienza è di 320 persone. “Il Puccini dovrà diventare anche un luogo di aggregazione per i giovani – spiega l’assessore Fantozzi – ma anche sede per appuntamenti culturali di rilievo. E’ vero che grazie alla multimedialità si potranno seguire eventi quali, ad esempio, la “prima” della Scala o le finali dei Mondiali di calcio, ma nella nostra cittadina mancano ritrovi e sale per meeting. Insomma, uno spazio davvero polifunzionale in grado di essere sfruttato sempre, non solo in sporadiche occasioni”. La gestione verrà affidata ad esterni.

Massimo Stefanini

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