L’alimentazione sana, a kilometro zero, si inizia a scuola

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mela di campo, foto di proprietà di eleonora casula, yellowflate@gmail.comLa Toscana continua a compiere scelte rivoluzionarie tutte tese ad una nuova economia che mira ad avere un atteggiamento migliore e diverso nei confronti del cittadino, dell’ecologia e della sostenibilità ambientale. Ecco quindi che per uscire dalla crisi e nel contempo educare i nostri figli ad una vita migliore a breve nelle scuole toscane saranno distribuite mele, pere, albicocche, pesche, arance, clementine, mandarini, ma anche fragole, kaki, kiwi tutti prodotti dell’agricoltura locale e possibilmente a filiera corta ed impatto zero. Alle tante tipologie di frutta a cui si aggiungono spremute di arancia fresche e poi ancora, carote, finocchi e pomodorini. Il progetto è iniziato questo anno e ora diventa ufficiale, non più sperimentale! “Frutta nelle scuole”, programma  finanziato dalla Comunità Europea e gestito dal Ministero delle politiche agricole con la collaborazione della Regione Toscana e del Ministero dell’Istruzione. Alla base del programma è l’importanza pedagogica di una scuola che vuole creare un cittadino nuovo consapevole del valore della sana alimentazione  e della ricchezza dei prodotti della nostra terra. In fase sperimentale hanno partecipato al progetto 67mila bambini che hanno potuto fare tutti giorni merenda con prodotti a kilometro zero. Per migliorare lo scopo educativo del progetto poi sono previste diverse giornate tematiche di studio ed osservazione in fattorie ed orti didattici. La salute e l’amore per il territorio e la natura si “coltiva” anche a scuola.