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Nasce in Toscana la prima carta etica dello sport

Dopo i recenti fatti di cronaca, questa notizia “casca a pennello” Infatti è di queste ore la nascita della carta di valori per il mondo dello sport. Studiata da un comitato scientifico presieduto da Pier Luigi Vigna, oltre ad affermare il diritto di tutti a fare sport per stare bene  definisce la pratica dello sport ”componente essenziale nel processo educativo” come il  fair play fondamentale in ogni disciplina sportiva sia a livello dilettantistico che professionistico. Nella carta viene ribadito il valore della condivisione di regole comuni, del saper perdere, del non umiliare gli avversari, e del rispetto dei principi etici dello sport come contributo alla formazione di un’etica della cittadinanza. Salvatore Allocca, assessore allo sport della Regione Toscana, dichiara che si tratta di un documento ”che da’ corpo ad una idea di sport come diritto di tutti e come attivita’ che riesce a coniugare socializzazione e inclusione, stili di vita salutari e etica quotidiana, cioe’ rispetto delle regole e dell’avversario. In una parola, sport come elemento e diritto di cittadinanza”. Si afferma dunque il diritto di tutti a fare sport e dunque a star bene. Il testo è stato presentato durante il  convegno “Etica e sport”, organizzato il primo giugno dalla Regione Toscana in collaborazione con il Museo del calcio di Coverciano. Questa speciale carta è strutturata in 15 articoli tutti insistono sul suo valore fondamentale della socializzazione e dell’inclusione sociale che avviene in modo spontaneo e naturale all’interno dell’ambito sportivo. Durante il convegno di presentazione Pier Luigi Vigna ha approfondito l’importanza dell’etica nello sport ed lo speciale contributo all’educazione del bambino e del ragazzo “La scelta di uno sport deve essere un atto individuale, fargli capire che lo sport serve a farlo diventare uomo, non ricco”.