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Biotestamento? Etica, politica, morale. Tutto cambia, tutto rimane come prima

Biotestamento? Etica, politica, morale. Tutto cambia, tutto rimane come primaBiotestamento, un ballo infinito. Sembrerebbe approvato un testo con le modifiche definitive, ma ora il medesimo deve tornare al Senato. Ricordiamo ai più, che il  biotestamento è un documento ufficiale in cui un individuo maggiorenne dovrebbe avere facoltà di indicare la propria volontà riguardo il prolungamento del trattamento sanitario anche in condizioni patologiche irreversibili, invalidanti e che potrebbero comportare una condizione di sopravvivenza in stato di assenza di coscienza. In Italia come è noto la diatriba è politica, religiosa, etica, civile, morale e quanto altro. Il testo approvato ieri dovrebbe avere rilevanti modifiche ovvero prevede la  la sospensione solo in casi eccezionali e solo per i malati terminali di nutrizione e idratazione artificiale, limiti più stretti sul momento in cui si attiva la dichiarazione anticipata di trattamento, nella quale, tra l’altro, si potranno indicare orientamenti e non più volontà rispetto ai soli trattamenti che si desidera attivare e non anche che si vogliono rifiutare.

Chi vorrà indicare quali trattamenti sanitari evitare qualora perda la capacità di intendere e di volere può lasciare per iscritto una Dichiarazione anticipata di trattamento (Dat) che si applicherà, però, solo in caso di stato vegetativo accertato e non permette, comunque, di sospendere alimentazione e idratazione artificiali.

La Dat è lo strumento principale attorno a cui ruota l’intero ddl. Nella Dat il dichiarante esprime il proprio orientamento in merito ai trattamenti sanitari in previsione di un’eventuale futura perdita della propria capacità di intendere e di volere. In questo testamento il paziente maggiorenne ha facoltà di esprimere le proprie valutazioni riguardo la sola attivazione di trattamenti medici e riguardo l’opportunità di ricorrere o meno a cure sperimentali o sproporzionate (il cosiddetto accanimento terapeutico).

Questo documento dura cinque anni (può essere rinnovato). Non è possibile inserire nella Dat indicazioni relative all’alimentazione e idratazione artificiale, in qualsiasi forma e con qualsiasi tecnologia esse vengano somministrate.

Confermato il no all’eutanasia e il carattere non vincolante delle Dat ed è stato eliminato il collegio di medici chiamato a intervenire in caso di controversia tra fiduciario e medico curante.  Sembra inoltre che le volontà espresse nel Dat non siano vincolanti per il medico curante.In assenza della nomina di un fiduciario, la Dat prevede che i suoi compiti saranno adempiuti dai familiari (a partire dai genitori) indicati dal Codice Civile. Ai pazienti in stato vegetativo sarà garantita l’assistenza ospedaliera, residenziale e domiciliare prevedendola tra i livelli essenziali di assistenza. E, come dice Tomasi da Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga com‘è, bisogna che tutto cambi”.