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Colpo al caveau del casello autostradale di Altopascio, 20 mila euro

Clamoroso furto al caveau del casello autostradale di Altopascio, in località Cerbaia. Nella notte tra sabato e domenica i soliti ignoti sono riusciti a penetrare nella struttura che ospita la cassaforte, aprendola e rubandone il contenuto. Secondo una prima stima il bottino ammonta a circa 20 mila euro. Qualcuno ha visto del fumo uscire dallo stabile. In un primo momento si era pensato ad un corto circuito, poi i controlli degli addetti hanno permesso di scoprire l’accaduto. Scendiamo nel dettaglio. I malviventi sono passati dalla proprietà adiacente, tagliando la rete di recinzione, attraverso i campi. Arrivati al piccolo immobile che custodisce il forziere, hanno forzato un lucernario in modo da accedere, secondo i loro calcoli, in prossimità dell’obiettivo. E così è andata. Il locale, tra l’altro, è dotato di sistema di allarme, ma sembra che l’apparecchio elettronico fosse calibrato, tarato, per scattare solo a certe condizioni, focalizzando una sagoma di una certa altezza, in maniera tale che il sistema non si attivi troppe volte a vuoto: ad esempio, per il passaggio notturno di un animale randagio in cerca di rifugio. Quindi i ladri, per evitare che il sensore li intercettasse, sono letteralmente strisciati sul pavimento, come nel celebre film della saga sulla  Pantera Rosa, per non entrare nel cono del raggio infrarosso collegato alla sirena e alle forze dell’ordine. Un lavoro faticoso e difficile, considerato che avevano pure gli strumenti da scasso. Con una mola, oppure un tipo di oggetto molto simile, la gang ha sventrato la cassaforte impadronendosi del denaro. Rifatto il percorso all’indietro, per gli autori del colpo si è verificato forse l’unico inconveniente. Passi per le banconote, che infatti sono sparite, ma gli spiccioli accatastati sono abbastanza pesanti da trasportare, per questo forse sono stati lasciati nei campi. Sul posto le forze dell’ordine hanno ritrovato un borsone con le monete: le indagini dovranno stabilire se queste, circa duemila euro, sono state abbandonate oppure nascoste per avere maggiore libertà nella fuga, magari con l’intenzione di ritornare a prendersi la seconda porzione del bottino. All’interno della borsa anche un paio di scarpe da tennis ed attrezzi atti allo scasso.

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