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Firenze Rimpasto in giunta, Amato (AL): “Non basterà un rimpastino per arrestare il declino della nostra città”

“I cittadini chiedono una Firenze più a loro misura, un’amministrazione più umana ma questo il Pd non può garantirlo. Non basterà un semplice rimpastino di giunta per invertire la tendenza”. Così è intervenuta oggi Miriam Amato in consiglio comunale.

“Ha ragione Montanari quando sottolinea che la politica ha disegnato una società in cui non si riesce nemmeno più a distinguere la conoscenza critica dall’intrattenimento, l’essere cittadino dall’essere cliente, il valore delle persone e dei principi dal valore delle «eccellenze» commerciali.

“Troppe questioni rimangono aperte e segnano indelebilmente la nostra città a cominciare dalla svendita degli alloggi popolari sulla pelle degli assegnatari” sottolinea Amato che prosegue: “Amministrare non è svendere indiscriminatamente i beni comuni che appartengono ai cittadini e alle nuove generazioni, come la villa di Rusciano”.

La consigliera punta poi il dito sul centro storico: “Dopo il rimpasto di giunta, cosa ne sarà di Piazza Brunelleschi? L’area non può diventare un grande parcheggio sotterraneo. Ma assordante è il silenzio sulla gestione dei mercati. In questi anni l’amministrazione si è completamente dimenticata degli ambulanti, spostati come pedine in piazze inadeguate, mentre non è mai stato presentato un piano autorevole per rilanciare il settore. Lo sviluppo economico è fermo al palo, come dimostra il caso di piazza dei Ciompi e del mercato delle Pulci”.

“Il Comune – ricorda Amato – non ha difeso gli ambulanti nemmeno per la direttiva Bolkestein, preferendo attendere sviluppi a livello nazionale. Servirebbe quindi un’amministrazione più autorevole per fermare il declino di una città ormai vissuta solo dai turisti. Per questo – conclude Amato – un semplice rimpastino non può essere considerato sufficiente”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze