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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Histria Terra: Peroni, Regione vicina a iniziative Unione istriani

Trieste, 21 feb – A nome della Regione Friuli Venezia Giulia
sono giunte dall’assessore alle Finanze e al Patrimonio,
Francesco Peroni, le congratulazioni a padre Luigi Moro,
insignito, oggi a Trieste, del “Premio Histria Terra”.

Il riconoscimento, alla sua decima edizione, è assegnato
dall'”Unione degli istriani – Libera Provincia dell’Istria in
Esilio” alle personalità che si siano distinte per l’impegno a
favore degli esuli istriani.

“La Regione – ha detto Peroni durante la cerimonia di premiazione
a Palazzo Tonello – ha accolto dalla Provincia di Trieste il
patrocinio del premio e intende conferirlo anche in futuro,
esprimendo in questo modo l’assoluta vicinanza all’Unione degli
istriani e all’iniziativa stessa, contraddistinta da un grande
spessore culturale”.

L’assessore ha dunque lodato la “sobrietà” con la quale viene
assegnato il riconoscimento e allo stesso tempo la “densità
culturale” che caratterizza i premiati, “non da ultimo il
vincitore di quest’anno”.

Luigi Moro, originario di Gruaro in provincia di Venezia, ha
assunto l’incarico di rettore del Santuario di Monte Grisa due
anni e mezzo fa, facendosi subito paladino del complesso
religioso che dal ciglione carsico sovrasta Trieste e il suo
golfo.

“Per avere riportato – recita la motivazione del riconoscimento -
con grande tenacia e straordinario impegno, all’originale
splendore il tempio mariano di Monte Grisa, contribuendo alla
rivalorizzazione dell’area sacra ed alla rivalutazione del
Memoriale all’esodo giuliano-dalmata voluto dall’indimenticato
arcivescovo di Trieste e Capodistria, monsignor Antonio Santin”.

La figura del prelato, che fu a capo della Curia giuliana tra il
1938 e il 1975, è stata ricordata nel suo intervento anche da
padre Moro, il quale, nel ricevere il premio, ha rimarcato il suo
grande amore per il tempio di Monte Grisa, definendolo “il
Vittoriale di Trieste” per la sua valenza simbolica e
architettonica, nonché “chicca dell’epopea del cemento armato”.

Massimiliano Lacota, presidente dell’Unione degli istriani, ha
ricordato come il tempio sia stato costruito proprio per volere
di Santin a seguito di un suo voto personale scritto su una
semplice cartolina religiosa la sera del 30 aprile 1945. Il
santuario fu poi progettato da Antonio Guacci e costruito negli
anni Sessanta.

Fa parte dell’area anche la Via Crucis, notevolmente sfregiata
nella primavera dell’anno scorso. A questo proposito l’assessore
Peroni ha garantito la massima attenzione da parte della Regione
per la riqualificazione del percorso.

L’importanza simbolica del Santuario è stata sottolineata anche
dal vicesindaco di Trieste, Pierpaolo Roberti, intervenuto alla
cerimonia assieme a numerose autorità civili e militari.
ARC/PV/EP

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia