17.02.17-comunicati stampa
Parte Montis, firmato il terzo progetto di programmazione territoriale: 13 milioni per turismo, mobilità , istruzione. Paci: idea esemplare per favorire lo sviluppo
I PUNTI CARDINE DEL PROGETTO. La strategia del Progetto Territoriale del Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Simala, Siris) punta a contrastare lo spopolamento e rivitalizzare l’economia locale valorizzando gli attrattori culturali e ambientali. Filo conduttore è il “turismo esperienziale”, l’idea è mettere a disposizione dei potenziali turisti i laboratori e gli operatori dell’artigianato locale per un’esperienza di turismo che consenta di vivere il territorio, i suoi prodotti e le sue tradizioni. L’altro punto cardine della strategia è il miglioramento della qualità della vita attraverso il potenziamento dei servizi alla persona: mobilità sostenibile, formazione di capitale umano razionalizzando il sistema della scuola dell’obbligo e fornendo ai giovani una formazione di qualità finalizzata alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, attenzione alle fasce più deboli della popolazione, più servizi alla persona.
SCUOLA, UN SOLO ISTITUTO E TUTTI IN BICI. La scelta dell’Unione Parte Montis è quella di non concentrare i servizi per la popolazione e per il turista sul comune più grande, ma di coinvolgere tutti i comuni appartenenti all’Unione, attraverso azioni di messa in rete di operatori pubblici e privati, di diffusione dei servizi sull’intero territorio che portino alla crescita e alla valorizzazione dell’Unione nel suo complesso. A cominciare dalla istruzione: sarà costituito un polo scolastico integrato dislocato su tre Comuni e collegato attraverso piste ciclabili per consentire a bambini, ragazzi e genitori di raggiungere la scuola in bicicletta in assoluta sicurezza. “Siamo di fronte a una scelta davvero esemplare – sottolinea Paci -. I Comuni si sono messi d’accordo per eliminare piccoli istituti che non riuscivano più ad assicurare servizi adeguati, dando vita a un istituto comprensivo unico. Questa è la strada giusta, perché l’idea non è solo quella di sei Comuni che si mettono insieme per fare qualcosa ma di un unico Comune che ha nelle sue bellezze naturali, nel suo paesaggio, nella sua archeologia, nelle sue produzioni agricole, enogastronomiche e artigianali, la forza e la possibilità per affermare un proprio sviluppo e una propria crescita civile, economica e sociale. E che ha nelle intelligenze dei suoi ragazzi la concreta possibilità di valorizzare quel patrimonio. Sono sicuro – ha concluso l’Assessore – che questo progetto porterà risposte concrete a chi in questo territorio vuole vivere e vuole crescere”.
Fonte: Regione Sardegna