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[Provincia di Lucca] PROTEZIONE CIVILE: passi avanti per i rimborsi ai privati colpiti dagli eventi calamitosi da marzo 2013 a marzo 2015.

La Provincia di Lucca e i Comuni del territorio hanno ricevuto dalla Regione Toscana l’elenco dei beneficiari per l’ottenimento dei rimborsi per i a seguito degli eventi calamitosi accaduti tra . In particolare si tratta delle emergenze a seguito di episodi per i quali è stato riconosciuto lo stato di emergenza nazionale che hanno colpito i Comuni della provincia tra Si concretizza, quindi, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2016, la lunga procedura contributiva avviata a livello nazionale dal Dipartimento di Protezione civilerelativa agli eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale e che aveva visto la Provincia di Lucca farsi promotrice di alcuni incontri con i rappresentanti dei Comuni e delle Unioni dei Comuni tra settembre e novembre scorsi. “– spiega il consigliere provinciale delegato alla protezione civile – La procedura di erogazione prevede il riconoscimento grazie ad una convenzione siglata dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile con l’Associazione Bancari Italiani. . Gli eventi calamitosi a cui fa riferimento la procedura sono quelli che riguardano le calamità del marzo 2013; ottobre 2013; gennaio/febbraio 2014; settembre 2014; ottobre/novembre 2014 e 5 marzo 2015. In sostanza, una volta che il privato avrà individuato la banca di riferimento e si sarà recato in Comune per precisarlo, la stessa amministrazione civica invierà una comunicazione all’istituto di credito seguito della quale il privato potrà sottoscrivere, con quest’ultima, il contratto di finanziamento beneficiario attraverso il quale si vedrà riconosciuto il contributo assegnato. Nel caso in cui il privato abbia già sostenuto le spese per le quali ha chiesto il contributo, il Comune richiederà alla banca la liquidazione dell’importo spettante; nel caso in cui il privato debba sostenere le spese dovrà presentare al Comune gli stati di avanzamento lavori dimostrando la percentuale di cofinanziamento spettante, mentre il Comune, dopo aver eseguito alcuni controlli, richiederà alla banca di pagare direttamente le imprese esecutrici delle opere per la percentuale dell’80% o del 50% a seconda che si tratti di prima casa o meno.: