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Firenze Referendum comunali, Amato (AL): “Il Consiglio boccia proposta di riforma, al PD non interessa il confronto con i cittadini e il referendum viene considerato un eccesso di democrazia”

“Al Partito Democratico non interessa e nega la partecipazione dei fiorentini alle scelte importanti sul futuro della città, bocciando la possibilità di referendum comunale consultivo senza quorum e di referendum propositivo e abrogativo, con quorum identico a quello previsto dalla Regione”. E’ l’amaro commento di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, dopo che la maggioranza ha bocciato la sua proposta di delibera per istituire nuovi referendum comunali. “La maggioranza non ha voluto compiere questo passo democratico – accusa Amato – perché il referendum viene considerato dal PD come contrapposto al sistema rappresentativo, è stato definito come un “eccesso di democrazia”, come se le elezioni comunali fossero l’unico modo dei cittadini per vedere rappresentate le proprie richieste, per almeno 5 anni del mandato amministrativo, con la delega ai partiti”.

“Il Comune di Firenze prevede soltanto il referendum consultivo – aggiunge Amato – la mia proposta era quella di istituire anche due nuove forme non previste dal nostro statuto: il referendum propositivo e quello abrogativo, riformando al contempo la validità del referendum stesso, azzerando il quorum ma nel caso del referendum abrogativo per il quorum è necessaria la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni comunali, così come per la Regione è indispensabile la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni regionali”.

“Si trattava, insomma – sottolinea la consigliera di Alternativa Libera – di una proposta nata dopo un attento approfondimento delle normative vigenti in materia, sia a livello regionale, che comunale, e dopo un esame durato due mesi in commissione affari istituzionali: una modifica allo statuto comunale per riavvicinare i cittadini alla gestione della cosa pubblica”.

“Troppe scelte strategiche della nostra città – è la critica di Amato – negli ultimi anni sono state calate dall’alto, non coinvolgendo i cittadini nei processi decisionali, anche bypassando lo stesso Consiglio comunale. Il PD non ha voluto accogliere questa proposta di democrazia e lancia un messaggio chiaro: gestire e cambiare la città senza il confronto con i residenti. Integrare la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta nella nostra città – conclude Amato – non è più possibile con questa amministrazione”. (s.spa.)

 

Fonte: Comune di Firenze