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[REGIONE UMBRIA] INCENERITORI TERNI: “MANCATO INVITO DEI COMUNI LIMITROFI ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI” – AUDIZIONE DEI TECNICI …

(Acs) Perugia, 13 marzo 2017 – Le procedure di legge relative alla Conferenza dei servizi sull’Autorizzazione di impatto ambientale per l’inceneritore “Terni Biomassa” sono state seguite ed hanno visto la partecipazione dei soggetti che ne che avevano titolo. Tra questi non figurano i Comuni limitrofi a quello interessato, Terni, dato che la giurisprudenza di Tar e Consiglio di Stato non consente l’invito di Comuni non direttamente coinvolti, pena il vizio del procedimento amministrativo.

Questa la valutazione espressa dai funzionari regionali del Servizio autorizzazioni ambientali, Emanuele Smacchi e Paolo Grigioni, durante l’audizione convocata dalla Seconda commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Eros Brega, in merito “alla vicenda degli impianti di incenerimento di rifiuti di Terni e al mancato invito dei Comuni contermini in Conferenza dei servizi”.

Partecipando all’incontro richiesto dal consigliere Andrea Liberati (M5S), Smacchi e Grigioni hanno evidenziato che “l’impianto ‘Terni Biomassa’ è interessato da un procedimento di Aia per convertire una precedente autorizzazione ambientale, così come richiesto dalle normative europee. Solo il Comune di Terni aveva titolo per intervenire alla Conferenza dei servizi, a cui ha partecipato la Asl, con un parere che non contiene un giudizio positivo o negativo, non presenta conclusioni esplicite. Il nostro Servizio lo ha comunque tenuto in considerazione abbassando ulteriormente i limiti emissivi in atmosfera. Il sindaco non ha tradotto in prescrizioni il contenuto del documento della Asl, proprio perché non vi era una conclusione chiara”.

A conclusione degli interventi, il presidente Brega, recependo le sollecitazioni dei consiglieri Emanuele Fiorini (Lega) e Andrea Smacchi (Pd), ha annunciato la convocazione in settimana di una audizione della Seconda commissione nella città di Terni, alla quale verranno invitati il sindaco e i direttori di Arpa e Asl.

IL DIBATTITO

Andrea LIBERATI (M5S): “A Firenze l’inceneritore di Sesto Fiorentino è stato bloccato dal Tar perché non era stato coinvolto un Comune limitrofo. Si sarebbero dunque potute chiamare altre amministrazioni. L’assessore potrebbe chiedere alla Giunta di procedere in autotutela per intervenire su questa autorizzazione in presenza di argomentazioni adeguate”.

Risposta dei funzionari: “La discriminante per il coinvolgimento dei comuni limitrofi è legato al tipo di procedimento. Se è prevista solo l’Aia alla Conferenza dei servizi (che serve solo a velocizzare la procedura, senza modificare le competenze dei diversi enti) possono partecipare solo il Comune, la Asl, la Regione. Viene poi invitata l’Ati e i Vigili del fuoco. Sono quei soggetti che l’imprenditore dovrebbe consultare in ogni caso per ottenere l’autorizzazione. I soggetti portatori di interessi possono esercitare i propri diritti in un perimetro definito, presentando osservazioni entro 30 giorni dalla pubblicazione. Nello specifico il procedimento è concluso, quindi come strumenti ora ci sono il ricorso al Tar o un atto di autotutela, che però parte dal riconoscimento di un errore nella procedura amministrativa. Ma dato che il Comune di Narni non ha mai chiesto di partecipare, sarebbe difficile coinvolgerlo ora”.

Emanuele FIORINI (Lega): “Per l’impianto di “Terni Biomassa” non è stata fatta la verifica di assoggettabilità alla Via. La precedente autorizzazione riguardava quantitativi minori di rifiuti. Necessario ascoltare il sindaco, direttore Asl e Arpa, come abbiamo già chiesto da alcuni giorni”.

Risposta dei funzionari: “La variazione delle autorizzazioni per Terni Biomassa non discende da una modifica degli impianti, ma da una modifica normativa, europea, che l’Italia ha dovuto recepire. Per questo i vecchi titoli autorizzativi dovevano essere sostituiti dall’Aia. Nell’ambito del procedimento autorizzativo sono state evidenziate alcune differenze, relative a modifiche fatte all’impianto durante le manutenzioni straordinarie, che però non riguardano aspetti sostanziali (potenza termica, combustibile, emissioni), ma la sostituzione di alcune componenti dell’impianto stesso. Il dirigente dell’ufficio VIA ha stabilito che le modifiche all’impianto non erano tali da dover provvedere alla valutazioni di impatto ambientale”

Eros BREGA: “La relazione della Asl può essere utilizzata dal sindaco per la tutela della salute dei cittadini, ma non da altri?”.

Risposta: “Sì, dato che la relazione non giunge a determinazioni chiare. La Regione ha recepito quel parere limitando le emissioni. In presenza di evidenze diverse da quelle emerse in Conferenza l’AIA può essere rivista, su richiesta della Regione, del Comune o della Asl”.

Claudio RICCI (Rp): “Se viene deciso che nel territorio ternano la qualità dell’aria è già stata danneggiata allora le autorità devono muoversi per evitare l’installazione di ulteriori impianti che possano aumentare il carico inquinante. Il sindaco ha la competenza di tutelare la salute dei cittadini, con gli atti necessari, anche senza un parere della Asl”.

Andrea SMACCHI (Pd): “Dobbiamo sentire il sindaco di Terni, il direttore della Asl e dell’Arpa, il presidente della Regione o l’assessore delegato. Non soffermiamoci sui tecnicismi relativi alle procedure, che non competono alla Commissione. Dobbiamo invece capire quale è la strategia della Regione, cosa si sta facendo in quella parte del territorio e cosa si vuole fare nel resto del territorio. Nella pianificazione regionale non erano previsti nuovi inceneritori ed anzi era prevista una ricognizione per capire cosa fare in vista dell’esaurimento delle discariche. Bisogna capire quali scelte fare per affrontare la chiusura del ciclo dei rifiuti. La Commissione dovrebbe spostarsi a Terni, anche per dare un segnale importante alla città e a chi sta seguendo questa questione”. MP/

Fonte: Regione Umbria