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[REGIONE UMBRIA] OMOFOBIA: “MAGGIORANZA IN STATO CONFUSIONALE” – FIORINI E MANCINI (LEGA NORD) SULLA MANCANZA DEL NUMERO LEGALE…

Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, consiglieri regionali della Lega nord, commentano la mancanza del numero legale di questa mattina rilevando che ciò “conferma le difficoltà della Marini nel tenere insieme le anime del suo partito”. Per Fiorini e Mancini “l’incompatibilità sostanziale ormai evidente delle varie anime del Pd ricade sulla testa dei cittadini umbri con politiche inconcludenti e scelte errate”. 

(Acs) Perugia, 28 marzo 2017 – “Quanto accaduto oggi nell’Aula di Palazzo Cesaroni conferma le difficoltà di Catiuscia Marini nel tenere insieme le anime del suo partito. Quanto promesso solo una settimana fa dalla presidente della Giunta è stato completamente disatteso nonostante atteggiamenti arroganti e forzature del regolamento che rischiano di creare un precedente pericoloso e lesivo delle prerogative dei consiglieri”. Lo affermano i consiglieri regionali della Lega nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, commentando la mancanza del numero legale di questa mattina. 

I due esponenti dell’opposizione consiliare spiegano che “l’atto, oltre che irricevibile nell’attuale formulazione, era e resta impresentabile poiché la procedura adottata per la sua iscrizione all’ordine del giorno in Aula è in netto contrasto con quanto previsto dal regolamento assembleare. La Marini non è riuscita, fino ad oggi, a risolvere le grandi questioni dell’Umbria (i dati economici negativi sono sotto gli occhi di tutti) e ora per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica ha deciso di affrontare con arroganza e superficialità un tema delicatissimo quale quello dei diritti individuali e della lotta alle discriminazioni. Ancora una volta però – aggiungono – il Partito Democratico non è stato in grado di garantire il numero legale. La Marini deve prendere atto che, ad oggi, oltre a deludere i cittadini umbri, non è in grado neppure di mantenere le promesse fatte ad una cerchia ristretta del suo elettorato, deludendolo profondamente. La Lega Nord continuerà a fare la sua battaglia in una difesa non ideologica dei diritti di tutti, consapevole che tutti i discriminati sono uguali e che non ci sono discriminati ‘più uguali degli altri’ come si vuole fare intendere in questa legge”. 

Fiorini e Mancini si dicono “consapevoli che, in pieno ‘stile’ Pd, la maggioranza utilizzerà il tempo a disposizione per cercare di trovare contropartite dietro le quali nascondere gli innumerevoli mal di pancia che sono già emersi nel corso dei dibattiti in Commissione e che si sono materializzati in numerosi emendamenti presentati da esponenti della stessa maggioranza. Qualunque sia l’esito del percorso normativo – concludono –  l’incompatibilità sostanziale ormai evidente delle varie anime del Pd, ricade sulla testa dei cittadini umbri con politiche inconcludenti e scelte errate”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria