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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Cultura: Aquileia, Serracchiani inaugura nuovo sito archeologico

Aquileia, 8 apr – “Stiamo portando a compimento l’impegno che
ci siamo assunti con la città, con il sindaco, con
l’amministrazione comunale e soprattutto con tutti i nostri
cittadini. Questa è un’area importantissima: dobbiamo renderla
visibile e fruibile, dobbiamo renderla raggiungibile”.

Lo ha detto oggi ad Aquileia la presidente della Regione, Debora
Serracchiani, intervenuta assieme all’assessore alla Cultura
Gianni Torrenti all’inaugurazione del nuovo sito archeologico
“Domus e palazzo episcopale”, realizzato dalla Fondazione
Aquiliea. Un’area che completa la riqualificazione della piazza
della Basilica, restituendo al pubblico un importante spaccato
della città romana e della vita di allora, attraverso un sapiente
gioco architettonico di sovrapposizione di livelli pavimentali di
diverse epoche.

“E’ una parte della città che, dopo la riscoperta, ora viene
riconsegnata al turismo. Un sito magnifico”, ha aggiunto
Serracchiani, complimentandosi per una realizzazione capace di
“riqualificare preziosi reperti in tre dimensioni, una
sull’altra”. Una opportunità “affascinante” per capire come “la
storia sia cresciuta un pezzo sull’altro. E qui siamo riusciti a
riscoprirla, conservarla, renderla visibile”.

Anche grazie a quanto fatto negli anni passati, questo è il
frutto, per Serracchiani, “di un lavoro di squadra, fatto insieme
a Fondazione, Amministrazione comunale, Provincia,
Soprintentenza”. In un contesto di “forte alleanza con il
Ministero dei beni e delle attività culturali e direttamente con
il ministro Franceschini”. Dunque questo è “per Aquiliea un
risultato importante; per tutti i nostri cittadini e per i
turisti un regalo prezioso”.

L’area archeologica “Domus e palazzo episcopale” è l’esito di una
lunga storia di valorizzazione, iniziata con l’acquisizione da
parte dello Stato di un rustico privato denominato “stalla
Violin”. Già negli anni Cinquanta la Soprintendenza alle
Antichità delle Venezie aveva condotto i primi scavi. Tra il 2009
e il 2010 nuove indagini promosse dalla Fondazione Aquileia e con
la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica del
FVG hanno portato alla scoperta di una sala mosaicata dell’inizio
del IV secolo, dotata di abside, e quindi alla decisione della
Fondazione di attuare un progetto di copertura e musealizzazione
del sito.

Oggi, come hanno spiegato il direttore della Fondazione,
Cristiano Tiussi, e la direttrice del museo archeologico
nazionale di Aquileia, Marta Novello, nella nuova struttura sono
visibili i significativi resti di uno degli isolati della città
romana che si svilupparono, alla fine del I secolo a.C., fuori
dalla cinta muraria originaria eretta quasi due secoli prima. Il
percorso di visita si snoda tra pavimenti musivi delle diverse
fasi edilizie del sito, visibili a tre profondità diverse, fino a
quasi 4 metri sotto il piano di campagna attuale: il visitatore
potrà dunque effettuare un viaggio a ritroso nel tempo, nel
ventre di Aquileia.

L’intervento, firmato dagli architetti Tortelli Frassoni, con il
progetto esecutivo a cura di Mads & Associati, è costato 1,4
milioni di euro ed è stato finanziato, ha spiegato il presidente
della Fondazione, Antonio Zanardi Landi, anche grazie al progetto
europeo Expoaus e al generoso sostegno di alcuni mecenati
dell’arte (Olimpias Group, BCC di Fiumicello e Aiello, Allianz
Italia e Danieli & C Officine Meccaniche),che hanno contribuito
grazie alla normativa sull’Art Bonus.

Il nuovo sito rappresenta comunque solo un tassello, un ulteriore
passo avanti “per rendere Aquileia più leggibile”, ha detto
Zanardi Landi, annunciando l’inizio dei lavori di valorizzazione
della domus di Tito Macro, negli adiacenti fondi Cossar.

All’inaugurazione, presente un folto pubblico e tanti
rappresentanti del mondo accademico e della cultura, sono
intervenuti anche il sindaco di Aquileia Gabriele Spanghero e il
presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini.

Da domani, domenica 9 aprile, l’area sarà aperta al pubblico,
gratuitamente. L’ingresso sarà regolamentato su 4 turni
giornalieri, alle ore 10, 12, 15 e 17 con l’assistenza del
personale di sorveglianza. Dal 7 maggio ingresso libero tutti i
giorni con orario continuato 10-19.
ARC/PPD/EP

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia