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PORCARI Lucca si mobilita per Del Grande, sit in a Porcari e consiglio provinciale straordinario. Sereni: “Barga gli assegni il premio Benedetti”

LUCCA – Si moltiplicano le iniziative di mobilitazione per chiedere con forza la liberazione del giornalista di origine lucchese Gabriele Del Grande. Dopo la manifestazione pubblica organizzata dal Comune di Lucca ieri in piazza S. Michele, a cui erano presenti le sorelle e circa 150 fra politici, amministratori e cittadini, per sabato a Porcari è previsto un sit-in di protesta in cui la comunità locale farà sentire la propria voce. Il sindaco Alberto Baccini, che ieri aveva chiesto una riunione urgente del consiglio provinciale, attende la conferma della data. Con ogni probabilità nella prossima settimana, fra mercoledì 26 e giovedì 27 aprile.

 

L’immediata scarcerazione di Del Grande, detenuto in Stato di fermo dalle autorità turche da 11 giorni, l’ha chiesta anche il consigliere dem Stefano Baccelli, che ha presentato una mozione che sollecita il massimo impegno e una costante mobilitazione da parte della Regione su questa vicenda. L’iniziativa è stata condivisa con i colleghi Pd Nicola Ciolini, Ilaria Giovannetti e Marco Niccolai.

 

“È importante tenere alta la sensibilità per la richiesta di liberazione di Del Grande – afferma Baccelli – affinché le Istituzioni europee e nazionali si attivino per garantire al nostro concittadino e a tutti i giornalisti ingiustamente detenuti nelle carceri turche la tutela dei diritti e dell’assistenza necessari per il chiarimento e la conclusione delle corrette procedure. Ho ritenuto doveroso in questo momento esprimere la solidarietà a Del Grande e alla sua famiglia ma anche sottolineare in maniera forte e incisiva l’esigenza urgente del massimo impegno per la sua liberazione, attraverso un atto formale, una mozione. Non dobbiamo arretrare di un millimetro – conclude – si sta parlando di democrazia, libertà di espressione e di informazione. Si sta parlando di un giovane ragazzo di Lucca, che è stato fermato e trattenuto mentre faceva il suo lavoro, si documentava e raccoglieva testimonianze per raccontare ancora una volta di integrazione mancata e diritti violati. Non lasciamo che questi diritti vengano violati di nuovo nei suoi confronti, non possiamo permetterlo”.

 

Oggi arriva anche l’appello dell’ex sindaco di Barga, Umberto Sereni: assegnare al giornalista per 2017 il premio Arrigo Benedetti, che è stato istituto per valorizzare l’opera di quanti sono impegnati nel difficile campo delle del giornalismo d’inchiesta.

 

“Caro Sindaco – scrive Sereni al sindaco Bonini – anche te, come tanti nostri concittadini, certamente stai partecipando al dramma della famiglia Del Grande che teme ‘per la sorte del suo congiunto Daniele , rinchiuso nelle carceri turche. La vicenda di Daniele , arrestato sulla base di accuse che suonano speciose e inventate, sta suscitando un rande movimento di solidarietà in tutta Italia . In prima fila sono impegnati i giornalisti , della televisione e della carta stampata, che giustamente difendono Gabriele perché lo considerano vittima di una volontà repressiva nei confronti del giornalismo libero. Autore di coraggiose inchieste , Gabriele Del Grande si era recato in Medio Oriente per raccogliere testimonianze sulla condizione di oppressione alla quale quelle popolazione sono costrette. E’ sicuramente per questa sua intenzione che le autorità turche, ben note per la loro ostilità ai più elementari principi di libertà di informazione , lo hanno perseguitato e lo tengono rinchiuso in carcere.

 

Credo che alle tante voci che si sono levate e si levano in difesa di Gabriele Del Grande il Comune di Barga debba aggiungere la sua . Sono certo che questa sia la convinzione tua e dei tuoi collaboratori. Proprio per questo avanzo una proposta che, se raccolta, darebbe immediato il senso di una solidarietà attiva e significativa nei confronti del giornalista Del Grande: un premio  che ha ben meritato dimostrandosi degno di stare nella grande tradizione del giornalismo civile rappresentata da Arrigo Benedetti”.

 

“Spero che questa mia proposta trovi una favorevole accoglienza – conclude Sereni – ed, eventualmente accolta, trovi quel risalto che possa aiutare a far capire quanto grande sia l’indignazione per la detenzione di Gabriele Del Grande e quanto estesa sia la solidale partecipazione alla sua coraggiosa battaglia per la verità e la libertà”.

Fonte: Lo Schermo