Press ESC to close

[REGIONE UMBRIA] SICUREZZA: “NESSUNA EMERGENZA MA NON SI PUÃ’ PARLARE DI 'ISOLA FELICE'” – NOTA DI DE VINCENZI (VICE P…

(Acs) Perugia, 11 maggio 2017 – “’Nessuna emergenza assoluta, certo. Ma non si può continuare a parlare di isola felice’. Le parole assolutamente chiare ed eloquenti del procuratore di Perugia, Luigi De Ficchy, avvalorano le preoccupazioni che ho espresso in  seguito delle audizioni tenute in Commissione speciale sulla legalità e le infiltrazioni criminose nella nostra regione”. Lo sottolinea  Sergio De Vincenzi, vice presidente dell’organismo consiliare, evidenziando che “il sequestro preventivo effettuato dalla Guardia di Finanza di Perugia nei confronti di proprietà intestate ad un pluripregiudicato di origine calabrese ci dà ancora una volta la misura che anche in Umbria non si può abbassare la guardia contro la malavita organizzata”.

“Come vice-presidente della Commissione di inchiesta – aggiunge – sono convinto che sia necessario che tutti noi, amministratori locali e cittadini, in collaborazione con le istituzioni preposte alla lotta e contrasto delle mafie, prestiamo attenzione ai segnali che possano rivelare attività criminose. Se le amministrazioni locali non hanno strumenti o, peggio ancora, non sono attente a percepire e denunciare movimenti illeciti nei primi istanti di penetrazione territoriale, non potrà sussistere nessuna norma adeguata a contrastare efficacemente la criminalità organizzata, danneggiando il tessuto sociale e imprenditoriale sano. Massima attenzione, allora, dovrà essere usata nel rilascio di permessi di costruzione e di ogni altra attività commerciale e imprenditoriale. Questo è necessario per evitare il radicamento di organizzazioni criminali con la conseguente sottrazione di risorse sane per lo sviluppo dei nostri territori”.

“Se a livello regionale – conclude De Vincenzi – non vengono attivate ulteriori misure di controllo e non si forniscono strumenti più adeguati a chi poi dovrà contrastare in prima persona questo genere di infiltrazioni, anche il nostro lavoro perderà di senso, di efficacia e necessariamente di credibilità. In tal senso anche la Commissione regionale d’inchiesta dovrà esercitare una più intensa ed efficace opera di conoscenza delle nostre realtà. Allo stesso modo ci auguriamo anche che il neonato Osservatorio sulla legalità sia di aiuto e offra i risultati attesi”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria