Press ESC to close

[ REGIONE TOSCANA ] Scuola cani guida, Saccardi ha consegnato labrador e golden retriever ai destinatari non vedenti

FIRENZE – Famiglie affidatarie effettive, famiglie affidatarie potenziali, fan della Scuola cani guida per ciechi e ipovedenti di Scandicci, fiore all’occhiello della Regione Toscana, tanti bambini e i bellissimi labrador e golden retriever che diventeranno o sono già diventati gli accompagnatori addestrati e fedeli di ciechi e non vedenti non solo toscani.

Grande partecipazione, oggi, alla giornata “E il cane incontrò l’uomo”, organizzata dalla Regione per promuovere l’affidamento a famiglie volontarie dei cuccioli che, dopo un anno di socializzazione presso di loro, saranno selezionati per il compito generoso di essere le guide dei non vedenti. 

“Quando la Scuola cani apre le porte è sempre una giornata di festa – ha detto agli intervenuti l’assessore a sociale, diritto alla salute e sport Stefania Saccardi, affiancata da Antonio Quatraro, presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti della Toscana – Ed è davvero una festa poter consegnare ai non vedenti il loro cane guida, con cui inizieranno a breve la loro nuova vita comune, appena finirà il reciproco addestramento per abituarsi gli uni agli altri che si svolge in questi giorni in questa bella sede di via dei Ciliegi”.

“Oggi abbiamo organizzato con tutto lo staff di questa preziosa istituzione regionale un incontro fra le famiglie affidatarie dei cani guida in consegna e gli allievi non vedenti del corso che si sta svolgendo. Mi sembra un momento particolare ed emozionante per tutti e in particolare per le famiglie che hanno tenuto presso di sé i piccoli labrador e golden retriever nel periodo di affidamento. A tutti va il nostro grazie più sincero per questa particolare e generosa forma di volontariato che consente di dare un aiuto vero e molto richiesto, anche dalle altre regioni, a chi è non vedente. L’anno di un cucciolo presso una famiglia è una tappa fondamentale per l’addestramento dei futuri cani guida, costituisce la base per poter poi svolgere il loro compito”.

Saccardi ha pertanto rinnovato l’appello a proporsi come famiglie affidatarie. “So che è un impegno, ma è anche un gesto di generosità, oltre ad essere una gioia. Peraltro è necessario aumentare il numero delle famiglie affidatarie, che ora sono una sessantina. Solo così potremo diminuire i tempi di attesa, attualmente piuttosto lunghi, per poter consegnare un cane guida – ha detto – e soddisfare un numero sempre maggiore di richiedenti”.

Per la Scuola della Regione i vantaggi derivanti dall’affidamento sono costituiti dal poter disporre di cani che saranno integrati nei modelli di realtà urbane e sociali che dovranno sperimentare nel corso della loro vita operativa. Per le famiglie affidatarie, peraltro seguite e supportate su tutti i fronti dalla Scuola, le motivazioni possono essere sia l’allegria e la compagnia che un cucciolo offre, sia la considerazione che lo sforzo compiuto consentirà ad una persona non vedente di rendersi autonoma ed indipendente nelle proprie esigenze personali.

 
Come funziona l’affidamento cuccioli
Nel primo anno di vita i cuccioli vengono affidati a famiglie volontarie che collaborano con la Scuola per consentire che i cani assimilino le corrette regole educative e comportamentali abituandoli alle realtà urbane e sociali.

Il programma di socializzazione prevede di norma rientri periodici dei cuccioli presso la scuola (una settimana ogni mese) per controllare il corretto svolgimento del programma, correggere eventuali problemi comportamentali insorti e rendere dolce e graduale il reinserimento finale nella Scuola una volta giunti all’anno di età.

La Scuola è disponibile in ogni momento per consigli e suggerimenti e provvede a fornire gli alimenti, i vaccini, le cure veterinarie, i vari corredi ecc.

I primi mesi di vita del cucciolo sono molto importanti per la formazione del suo carattere e la sua corretta educazione influenzerà positivamente il comportamento del futuro cane guida.

La decisione di prendere un cucciolo in affidamento deve essere condivisa da tutta la famiglia perché ogni suo componente dovrà fornire al cane attenzione, affetto, momenti di gioco e costanza nell’educazione. Si dovrà esporre il cucciolo a quante più esperienze possibili, seguendo il programma di socializzazione, ed introdurlo con gradualità in tutte le varie situazioni ambientali e fargli prendere confidenza con tutti i mezzi di trasporto.

Numero famiglie affidatarie
Attualmente collaborano con la Scuola circa 60 famiglie.

Cuccioli prodotti
Le razze utilizzate sono Labrador e Golden Retriver. La Scuola possiede un certo numero di fattrici, attualmente 4, e quindi ha un proprio piano di riproduzione. Per integrare il fabbisogno annuale di cuccioli, la Scuola si rivolge anche ad allevatori esterni.

Progetto “Riduzione dei tempi di attesa”
Ormai da diversi anni il numero dei non vedenti che sono inseriti nelle graduatorie per l’assegnazione di un cane guida è decisamente elevato. Conseguentemente i tempi di attesa per ottenere un cane sono diventati molto lunghi. Per questo motivo nel 2016 è stato avviato un progetto finalizzato proprio a diminuire questi tempi di attesa.
Tra gli obiettivi che devono essere necessariamente raggiunti per la realizzazione di questo progetto c’è, oltre all’incremento del numero dei cuccioli prodotti dalla Scuola o procurati sul mercato, anche quello di aumentare il numero delle famiglie volontarie per l’affidamento di questi cuccioli.
Nel 2016 sono stati prodotti 25 cuccioli e 14 reperiti all’esterno per un totale di 39 cuccioli affidati. Nei primi tre mesi del 2017 sono dodici i cuccioli affidati, troppo pochi per i numeri previsti dal progetto. 

Fonte: Regione Toscana