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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] NewCo A4: Serracchiani, opzione principale ingresso di Anas

Trieste, 22 mag – “L’ingresso di Anas nella NewCo al fianco
della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Veneto non è
ancora un’operazione tramontata: dovrà essere confermata dal
Ministero ma resta comunque l’opzione principale, sia per ragioni
finanziarie sia per ragioni strategico-industriali. Inoltre, la
realtà infrastrutturale veneto-friulana vede le Concessionarie
autostradali e Anas già molto interconnesse su più versanti”.

Lo precisa la presidente della Regione e Commissario per
l’emergenza A4, Debora Serracchiani, sottolineando che dunque
“una gestione attraverso un polo pubblico resta una valida
possibilità“.

Rispetto alla eventualità che l’ingresso di Anas nella Newco
dovesse venire a cadere, Serracchiani ricorda che “il Veneto e il
Friuli Venezia Giulia, nel protocollo d’intesa sottoscritto nel
gennaio del 2016, avevano chiaramente espresso la volontà di
effettuare nella Newco un investimento diretto”. In proposito la
presidente sottolinea che “questo, per la Regione FVG, è
possibile in virtù della sua oculata gestione finanziaria di
questi ultimi anni, grazie alla quale l’investimento nella NewCo
risulterebbe comunque un’operazione favorevole, dalla quale i
cittadini trarrebbero solo benefici”.

In proposito Serracchiani rivendica “l’efficiente gestione
commissariale, che ha posto rimedio a clamorosi errori di
pianificazione degli investimenti, con ipotesi di iperbolici
indebitamenti, del tutto insostenibili, messi in atto dalla
gestione precedente”.

“Il quadro che si è trovata di fronte l’attuale Commissario
presentava infatti – mette in evidenza Serracchiani – un Piano
economico e finanziario assolutamente non bancabile, che è stato
ricondotto a condizioni più realistiche di fattibilità attraverso
la scelta di dare priorità agli investimenti nel tratto di terza
corsia compreso fra Palmanova e Portogruaro. Non andrebbe mai
dimenticato che ciò è stato possibile anche perché lo Stato è
intervenuto con cospicui contributi. In questo modo è stato
evitato l’insorgere di contenziosi con imprese che si erano viste
aggiudicare lavori privi della necessaria copertura finanziaria
mettendo a rischio la continuità delle opere”.

Per Serracchiani, inoltre, “il recente contratto sottoscritto con
la Bei e CDP è la conferma della bontà delle scelte effettuate a
garanzia della copertura di tutti i lavori che saranno completati
entro il 2021-2022. Un risultato per nulla scontato”.

“Pertanto, più che le critiche – bene accette se costruttive,
inutili se corrosive – sarebbe stato lecito attendersi un minimo
ringraziamento per aver evitato, ai principali attori
(Commissario, Soggetto Attuatore, Giunta regionale) che hanno
preceduto l’attuale Amministrazione, sicuramente gran brutte
figure, per non dire guai maggiori”.

Rispetto alle possibile alternative, per la presidente “quella
rappresentata dalla gara europea appare prefigurare esiti
certamente infausti per il nostro territorio”.

“A maggior ragione, se Autovie si fosse indebitata per oltre 2
miliardi di euro, seguendo il percorso intrapreso in passato,
avremmo infatti assistito – stante la scadenza al 31 marzo 2017
della concessione – al sicuro fallimento della società. Con il
risultato – conclude Serracchiani – che Autovie e la concessione
sarebbero state facile preda di chi ha aggressivamente intrapreso
un’azione di conquista delle concessionarie autostradali, come è
già ben visibile ai nostri confini”.
ARC/PPD/com

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia