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[REGIONE EMILIA ROMAGNA] Fiume Arda (Pc), pronti 2 milioni per nuovi interventi lungo un tratto di 20 chilometri

La presentazione dei lavori. Approvato, primi in Italia, il documento di protezione civile per la Diga di Mignano

Tronche, alberi, alveo fiumeProseguono con tre nuovi interventi i lavori di messa in sicurezza e prevenzione nei territori lungo tutta l’asta del fiume Arda, nel piacentino, colpiti dall’alluvione nel 2015. I nuovi cantieri, per quasi 2 milioni di euro, coinvolgono sette Comuni lungo un tratto di fiume di oltre 20 chilometri. 

I lavori sono stati presentati oggi a Fiorenzuola (Pc) in occasione della riunione del Tavolo del fiume Arda che riunisce Regione Emilia-Romagna, istituzioni e tutti gli enti che hanno competenze sulla gestione del territorio.
Annunciata anche, primi in Italia, l’approvazione del documento di Protezione civile per la Diga di Mignano: previsto dalla nuova direttiva Dighe del ministero dei Trasporti delinea i vari scenari di rischio che interessano la diga ai fini di protezione civile.

I nuovi interventi, che valgono rispettivamente 1milione, 500mila euro e 450 mila euro, molto attesi dalle comunità, rientrano nei finanziamenti previsti dall’Accordo di programma tra Regione e Ministero dell’ambiente che prevede complessivamente 13 milioni di euro di cui oltre 2,5 milioni alla provincia di Piacenza. Le nuove opere saranno realizzate dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile regionale: i progetti sono già disponibili e entro l’estate saranno appalti.  
In poco più di 10 anni, complessivamente, sono 5 milioni i fondi investiti per la prevenzione e mitigazione del rischio lungo l’Arda. I fondi di oggi si aggiungono infatti  ad un pacchetto di interventi che ha messo in campo risorse per quasi 2 milioni 700 mila euro, di cui quasi 500 mila euro solo nel biennio 2015-2016. Completano il quadro degli interventi le opere di manutenzione realizzate da Aipo.

Le prossime tappe prevedono, entro il 2018, l’aggiornamento alle mappe di pericolosità del rischio da alluvione e della strategia complessiva di intervento a lungo termine per la sicurezza del nodo idraulico, compresa l’analisi sulla fattibilità di una cassa di espansione dell’Arda. 
Per quanto riguarda la Diga di Mignano, dopo l’approvazione del documento di Protezione civile che individua sia i rischi e le criticità strutturali legati alla diga sia quelli per il territorio in caso di  emergenza, oggi la Regione è già al lavoro per definire il piano di emergenza al quale i Comuni dovranno adeguare i loro piani di Protezione civile.

 

Gli interventi: 20 chilometri di cantieri Torrente Stirone, alveo, fiume, rami
Il primo intervento prevede la sistemazione idraulica del torrente Arda da Cortemaggiore e Villanova (Pc) prevedendo un investimento complessivo di 1 milione di euro. A Fiorenzuola (loc. La zoppa) verrà eseguita la sistemazione dell’alveo con la rimozione e il taglio di piante. A Besenzone (loc. Grossa), sono previsti interventi sulle sponde per fermare l’erosione con inserimento di massi, pali e il taglio di piante. A Cortemaggiore, sarà ultimato il sistema di arginatura nel canale Pizzabella, sarà realizzato l’argine in difesa del centro abitato sulle due sponde oltre che nell’area del complesso industriale Rdb e del convento. Inoltre è previsto l’adeguamento dell’argine nella sponda sinistra a San Martino e su quella destra in località Casoni e a valle Rabbiosa con tagli di vegetazione e posa di reti antinutrie.
Ulteriori interventi sono programmati a San Pietro in Cerro (loc. Cantonale) e l’adeguamento dei livelli della strada e degli argini in località Colombarola e Cantone d’Arda.

Con un secondo intervento da 500 mila euro saranno realizzati lavori urgenti in tre comuni, per il consolidamento e ripristino di opere di difesa idraulica nell’Arda, dalla Diga di Mignano e Castell’Arquato. In comune di Vernasca verrà rimosso il guado crollato in prossimità del cementificio e riprofilato l’alveo del fiume. Verranno poi consolidate le sponde a Lugagnano Val d’Arda e in località Pianella con opere in pietre e rinverdimento.

Con 450mila euro, il terzo intervento, finanzia opere di mitigazione del rischio idraulico dell’Arda e di rii minori di 4 comuni. A Morfasso in località Rusteghini realizzazione di tre nuove briglie e consolidamento di quella esistente, oltre al ripristino del drenaggio del versante. In località Villa d’Arda-Perotti sarà rinforzato il ponte e costruite le difese spondali in massi. Nel torrente Lubiana (loc. Molino Cavacciuti) sono previste opere di recupero delle briglie. Nel torrente San Michele (loc. Chignoli) sarà consolidata l’area franata con pali in legno e realizzata la risagomatura del rio degli Oddi (loc. Oddi).
A Vernasca nel torrente Stirone all’interno dell’omonimo parco, lavori di costruzione e protezione della sponda a monte dell’ex-discarica con riprofilatura e movimentazione del materiale ghiaioso.
Nei torrenti Chiavenna e Ottesola nel comune di Lugagnano (loc. Torricella e Pineta) saranno costruite le difese spondali in massi oltre allo spostamento della vegetazione che impedisce il regolare deflusso delle acque.

 

Fonte: Regione Emilia Romagna