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[REGIONE UMBRIA] EDILIZIA: “ADEGUARE O RICOSTRUIRE SCUOLE E OSPEDALI. NO A SEMPLICI MIGLIORAMENTI” – LIBERATI (M5S) SUL CASO D…

(Acs) Perugia, 25 maggio 2017 – “Dopo decenni di errori e orrori politici, tuttora si insiste coi ‘miglioramenti sismici’: ma, al riguardo, appena qualche mese fa, il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Antonio Zambrano, parlando alla stampa sosteneva che  ‘Miglioramento sismico è qualunque intervento il progettista definisca tale. Anche se non aumenta la sicurezza’. Il problema è che ‘miglioramento sismico’ non vuol dire quasi nulla”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati sottolineando che si tratta di “una definizione molto generica e molto ampia. Di fatto – spiega – qualunque intervento il progettista dichiari essere di miglioramento viene accettato come tale. Può trattarsi della sostituzione di una piattabanda di legno con una in ferro, dell’inserimento di tiranti in acciaio che bloccano i due lati del tetto o di catene. Interventi che in alcuni casi, intendiamoci, migliorano di molto la sicurezza. Ma non è detto. E non verifica il collaudo, ma attesta soltanto che l’opera è conforme al progetto, ma non è richiesto che verifichi i risultati ottenuti dal punto di vista sismico”. 

Liberati rimarca che, “ovunque in Italia, sulle scuole e, con lievi variazioni, sugli ospedali e le caserme, si procede in tal modo, nonostante i ‘miglioramenti’ abbiano già ampiamente rivelato tutti i loro limiti. Dunque non necessariamente si aumenta la sicurezza, come comprova il capo degli ingegneri, Zambrano. In Umbria, in compenso, non esiste dibattito. Guardiamo all’ultimo caso: la Scuola Media ‘Alessandro Volta’ di San Gemini, che, stando a diverse relazioni tecniche, presenterebbe un’allarmante vulnerabilità sismica. La sola presenza di una torre campanaria non ancorata, non oggetto di interventi specifici, incombente sul tetto dell’Istituto, dovrebbe imporre decisioni drastiche, fino alla chiusura della Scuola (come già richiesto dai genitori degli alunni) a voler tacere dell’assenza dei cordoli al primo livello e tanto altro ancora, elementi noti e arcinoti da tempo, messi per iscritto addirittura sin dai primi del 2000, senza però fare mai nulla, tanto che i  750mila euro pronti da circa 15 anni nelle casse del Comune per costruire una nuova scuola, si sono volatilizzati, senza capire dove siano frattanto finiti”.

“Lo stesso Comune di San Gemini – aggiunge Liberati -, affatto trasparente con quei cittadini che vanno legittimamente a caccia di documenti, dovrà però ammettere che ormai i soldi ‘non ci sono’, come da vieto ritornello della politica sprecona. Conseguentemente, dopo una battaglia intrapresa dall’encomiabile comitato genitori locale, in lotta da mesi contro l’inerzia del Comune, questi oggi presenta pure un progetto minimale che non prevede ‘adeguamento’, ma solo ‘miglioramento sismico’. E, con appena 200mila euro – si domanda il capogruppo pentastellato -, si vorrebbe davvero ‘migliorare’ una struttura ex conventuale gigantesca, peraltro contigua ad altri edifici parimenti mai adeguati/migliorati, dalla chiesa di San Francesco a case private”?

Per Liberati, dunque, “la misura è colma. Come richiesto dai genitori sulla scorta della perizia di parte, la scuola resti chiusa fin quando non si troverà il modo di adeguarla sismicamente, restituendo certezze a discenti, docenti e relative famiglie. La politica non può essere così cinica da avallare un ‘rischio accettabile’ a carico dei nostri ragazzi”. RED/as

Fonte: Regione Umbria