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[REGIONE UMBRIA] QUESTION TIME (6): SICUREZZA EDILIZIA SCOLASTICA DOPO IL SISMA. INDENNITÀ PER ATTIVITÀ SOSPESE NEL CRATERE – A…

(Acs) Perugia, 29 maggio 2017 – Nella seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, nella sessione dedicata alle interrogazioni a risposta immediata, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati hanno chiesto alla Giunta la “situazione della sicurezza degli edifici scolastici dopo il sisma e notizie circa l’erogazione alle imprese del cratere dell’indennità una tantum per la sospensione dell’attività”.

Illustrando l’atto ispettivo, Carbonari ha chiesto di conoscere “la percentuale degli edifici scolastici adeguati sismicamente rispetto al totale complessivo; la percentuale di quelli migliorati; la percentuale degli edifici scolastici non sottoposti all’analisi di vulnerabilità (imposta 13 anni fa dalla Protezione Civile), la percentuale di edifici scolastici senza Certificato di prevenzione incendi (Cpi), ponendo auspicabilmente poi online tali dati nel sito istituzionale regionale, con l’indicazione nominativa della condizione statica di tutte le scuole e il relativo stato procedimentale per eventuali migliorie/adeguamenti. Sono necessarie anche informazioni, per capire se nove mesi dalle prime scosse possano bastare per erogare l’indennità una tantum di sopravvivenza a sostegno di quelle attività del cratere sospese a causa del sisma, visto che tali fondi furono annunciati in gennaio, ma a circa 1.100 istanti non sono ancora pervenuti, ben quasi quattro mesi dopo il relativo avviso pubblico del 3 febbraio 15 maggio 2017”.

L’assessore Fabio Paparelli ha risposto evidenziando che “secondo l’anagrafe edilizia scolastica le scuole in Umbria sono circa 800. Dal 2004 ad oggi sono state finanziate verifiche sismiche di livello 1 e 2 su 295 scuole, 275 di esse sono state completate. Al netto di eventuali verifiche svolte autonomamente dagli enti proprietari, 286 edifici scolastici devono ancora essere sottoposte a verifica sismica livello 1 e 2 entro il 31 agosto 2018, come previsto dalla legge.

Per quello che riguarda il miglioramento e l’adeguamento sismico, nell’ambito della programmazione regionale sono stati finanziati 117 interventi con un impegno complessivo di circa 58milioni di euro provenienti da fondi nazionali, Por Fesr e mutui. Per quanto riguarda la protezione incendi certificati entro il 31 dicembre 2017 tutte le scuole vanno adeguate da parte degli enti proprietari.

La legge ha previsto la realizzazione di un’anagrafe nazionale edilizia scolastica diretta a accertare la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico. A seguito dell’accordo in conferenza unificata del novembre 2016 è stato previsto un miglioramento dell’anagrafe, con un aumento delle informazioni che saranno raccolte e rese disponibili per ciascun edificio scolastico. Sono previste da parte del Governo, anche a seguito degli ultimi eventi sismici, ulteriori dotazioni finanziarie per un nuovo piano triennale di intervento con mutui a provvista Bei; è in programma il finanziamento di due scuole nei Comuni di Corciano e Terni. Siamo in attesa di conoscere le risorse assegnate all’Umbria nell’ambito dei 100 milioni previsti dal Patto di stabilità, per la realizzazione di nuove scuole.

Per quanto riguarda l’erogazione alle imprese del cratere dell’indennità una tantum per la sospensione dell’attività, ad oggi ci sono arrivate 1200 domande, di cui 400 sono state già autorizzate, e quindi trasferite all’Inps, che dovrebbe provvedere a giorni alla erogazione. Altre 300 sono in corso di autorizzazione, le restanti sono sottoposte a verifica anche in relazione al fatto che ci sono arrivate dopo il 3 febbraio diverse circolari della Corte dei Conti che ci invitano a vigilare attentamente sulle domande che vengono inoltrate. Credo che nel giro di poche settimane completeremo l’analisi delle richieste, e auspico che l’Inps provveda già nei prossimi giorni a erogare l’indennità per le prime 400 domande già autorizzate”.

Andrea Liberati ha replicato sottolineando che “le preoccupazioni sull’anagrafe scolastica sono fondate. Meno della metà degli istituti hanno effettuato le analisi di vulnerabilità. Gli edifici adeguati e migliorati sono pochissimi. Ci sono centinaia di edifici che non sono migliorabili e adeguabili. Avremmo potuto avere i soldi per mettere in sicurezza le scuole, con un approccio diverso verso le multinazionali che trasferiscono i profitti all’estero”. MP/

Fonte: Regione Umbria