Venerdì 9 giugno., alle 21,15, all’Altana alla Biblioteca delle Oblate approda a Firenze “Ti ho amata per la tua voceâ€, l’evento culturale a cura di “Donne di Cartaâ€.
“Si rinnova l’incontro a Firenze con le “Persone Libroâ€, ancora una volta alla Biblioteca delle Oblate; il che sottolinea il decennale di successi per questo luogo del cuore dei fiorentini. L’associazione Donne di Carta e la biblioteca – aggiunge la presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani che porterà il saluto a nome dell’amministrazione comunale – la portano ognuna dentro se, regalando una passione mai scontata per le opere che narranoâ€.
Quattro inscindibili legami al Femminile, dove l’ingegno di una sostiene la Memoria e la Storia dell’altra: Maria Luisa Spaziani e Giovanna d’Arco, Margarethe Von Trotta e Ildegarda di Bingen, Gianna Nannini e Pia de’ Tolomei, Anna Banti e Artemisia Gentileschi.
“Colpisce il Tempo, un lavoro di anni e di cura, che ciascuna artista ha dedicato per ognuno dei quattro personaggi – racconta Maria Rosaria Ambrogio, presidente dell’Associazione – ed una cura nel recuperare e ricostruire tracciabilità e contributo che questi ingegni femminili rappresentano per il sapere.
L’iniziativa si snoda attraverso le peculiarità degli eventi culturali di “Donne di Cartaâ€: accostamento di vari linguaggi (luci, musiche, immagini), e testimonianze affidate in voce all’emozione, alla memoria e al valore della consegna con le Persone Libro, giunte per l’occasione da varie città della Toscana.
“Un legame particolare unisce anche “Donne di Carta†e la città di Firenze – sottolinea Anna Gennai, vicepresidente fiorentina dell’associazione – e collaboriamo da anni in sinergia con la Biblioteca delle Oblate, e ricordiamo con emozione la consegna all’associazione del “Giglio Fiorentino†nell’ottobre del 2013 per la “Carta dei Diritti della Lettura†e per il riconoscimento del valore formativo e relazionale del progetto “Fahrenheit 451 – Las Personas Libroâ€, del quale “Donne di Carta†è portavoce ufficiale italiana. (s.spa.)Â
Fonte: Comune di Firenze