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[ REGIONE TOSCANA ] Pop Up in piazza Garibaldi, la guida ai quattordici 'temporary shop'

LIVORNO – Negozi alternativi e gallerie d’arte, laboratori di cucito e botteghe sartoriali, luoghi dove incontrarsi, raccontarsi e fare cultura. Ecco i quattordici ‘temporary shop’ che animeranno piazza Garibaldi e le vie attorno fino alla fine del mese.

C’è la “RiusOfficina” in via della Pina d’Oro n.22 (un progetto presentato da Filippo Del Bubba) che intende promuovere dialogo e creatività al servizio del riuso: officina artistica, mercatino di vestiti usati a offerta libera, luogo di raccolta di storie e testimonianze del quartiere con video e fotografie ma anche laboratori di comunicazione etica e di genere grazie alla collaborazione con le associazioni Friend-LI e Humanitas. E poi open jam session, macramé, lavorazione di tessuti, proiezioni, concerti e reading poetici in collaborazione con tante altre realtà del quartiere.

C’è “Vivi la Venezia nella Livorno che cambia” in via della Pina d’Oro n.25 (un progetto presentato da Giulia Gambacciani), che sarà una vetrina-laboratorio per “Vivi La Venezia” e per le tante realtà di quartiere piene di talenti e specificità da valorizzare. Lo spazio sarà anche un laboratorio di pratiche olistiche, dal reiki al Gestalt counseling, alla meditazione, ai laboratori interculturali.

“Voglia di Swap” in piazza Mille n.35 (il progetto è stato presentato da Monica Marzini, l’idea è promossa dall’associazione Voglia di Natura) è un non-negozio e un luogo di aggregazione dove sarà possibile fare shopping senza denaro e partecipare a laboratori di riuso, incontri sull’economia del dono e praticarlo anche, assieme al baratto.

Coabita, nello stesso fondo, con “Boudoir e non solo” (progetto presentato da Silvia Armelleschi): un salotto al femminile dove si svolgeranno workshop e incontri sulle relazioni di coppia, la fotografia artistica e la consulenza di moda.

Vicino c’è “Ottodisco”, in piazza Mille n. 23: un progetto presentato da Ahmed Gronchi. Troverete vinili e cataloghi musicali, si potrà partecipare a laboratori di computer-musica e tecniche base di registrazione ma la musica, tanta e selezionata tra le più interessanti novità underground, la si potrà anche semplicemente ascoltare: in cuffia, pescando tra un archivio di cinquecento titoli.

Allo stesso civico ha trovato casa “Vintage Room” (un progetto di Sara Chirici), che contro ogni omologazione e promuovendo originalità e recupero creativo ha riempito il suo angolo di stanza con tanti vestiti di seconda mano e si propone pure come uno spazio multietnico dove conoscersi.

In via Terrazzini n. 63 c’è “Artiterapie”, che ospita laboratori creativi per adulti e bambini: spazio dunque a mandala collettivi, mandala intessuti, racconti e fiabe per una viaggio con la scrittura all’interno del proprio io, con una particolare attenzione alla maternità e alla coppia.

“Una finestra sul quartiere” in via Pellegrini n. 5 (progetto di William Giammalva) offre corsi di lingue per italiani e stranieri, corsi di musica e di informatica, cineforum e aiuti nei compiti a casa e per rimediare un brutto voto per studenti fino ai diciotto anni.
Coabiterà con “Ubuntu”, laboratorio multiculturale di cucito e piccole riparazioni sartoriali, ma anche dove poter fare un tatuaggio all’henné e imparare a suonare il djembe con corsi musicali dedicati alle percussioni. Il progetto è stato presentato da Genta Lohja dell’associazione Cesdi.

A chi ama la scrittura si rivolge invece “Alla carta”, in via Garibaldi n. 44. Il progetto è stato presentato da Raffaele Palumbo del Collettivo di scrittura Qwerty, che insieme a Jam letteraria propone un laboratorio di scrittura e lettura aperto alla città, ogni giorno con un percorso narrativo diverso, come un menù alla carta appunto. Si susseguiranno letture, presentazioni, giochi letterari e esperimenti di narrazione.

Laboratori ludico-creativi per bambini, proiezioni, educazione alimentare, seminari interculturali saranno l’offerta de “La cittadella del benessere”, in via della Campana n. 21. Il progetto è stato presentato da Sonia Vellere del Distretto di Economia solidale, che animerà lo spazio assieme al Coordinamento Rifiuti Zero, Quartieri eco solidali riuniti.

Non poteva mancare una galleria d’arte, dedicata alla ‘popular art’. E’ “Uovo alla Pop”, in piazza Garibaldi n. 20, che si inaugura con la collettiva di quaranta artisti che hanno già decorato il bandone dell’ingresso al fondo. Viola Barbara, Valeria Aretusi, Giulia Bernini, Libera Capezzone e Valentina Restivo, creatrici del progetto, si alterneranno nella gestione. Pittori, street-artist, fotografi, designer e creativi di ogni genere organizzeranno mostre, aste popolari, reading poetici e laboratori artistici di viario tipo, dalla serigrafia alla performance teatrali, ma anche laboratori creativi per bambini. Tra i creativi coinvolti ci sono, tanto per dare un’idea, Libertà pittrice, Valentina Restivo, Isabella Staino e poi Jericho, Eppesteingher, Aloha, Oblo Creature.

L’ultimo spazio, in piazza della Repubblica n. 35, è dedicato alla sartoria: alta sartoria e sartoria sociale. Lo condividono infatti “Attaccabottone”, dove i richiedenti asilo del centro di accoglienza “Terraferma” producono borse, vestiti e accessori eco-sostenibili utilizzando materiali di recupero (ma eseguono anche piccole riparazioni) e “Borgo Reale Fashion”, alta sartoria artigianale. Insieme daranno vita ad un melting pot creativo. I due progetti sono stati presentati da Martina Turini e Cecilia Campanella.

La pagina Facebook del progetto per piazza Garibaldi

Fonte: Regione Toscana