Regione, Università e Città metropolitana firmano l’Accordo per l’integrazione dei servizi tra le Aziende sanitarie
Un “patto†a tre per una sanità ancora più forte ed efficiente. É l’Accordo di programma (pdf, 55.7 KB)stipulato tra Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna e Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Città metropolitana. Con un obiettivo preciso: la piena integrazione dei servizi tra le Aziende sanitarie dell’Area metropolitana, e quindi le Aziende Usl di Bologna e di Imola, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e l’ICCS-Istituto Ortopedico Rizzoli.
A siglare l’Accordo sono stati oggi a Bologna, nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte di Palazzo d’Accursio, i legali rappresentanti degli enti coinvolti: il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, e il presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Città metropolitana, Luca Rizzo Nervo. Erano presenti anche il sindaco di Bologna e sindaco metropolitano,Virginio Merola, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi e, per il Comune di Imola, il sindaco Daniele Manca e il vicesindaco con delega alla Salute, Roberto Visani.
L’Accordo impegna i firmatari a valutare tutti gli strumenti – istituzionali e organizzativi – utili alla piena integrazione dei servizi e/o delle strutture delle Aziende sanitarie, a partire da una riorganizzazione dei servizi distrettuali e ospedalieri in Area metropolitana. Obiettivo: migliorare l‘accessibilità , la prossimità e la qualità dei servizi, stimolare la ricerca e l‘innovazione, qualificare la didattica pre e post-laurea.
Il documento condiviso indica una serie di obiettivi strategici, e precisamente:
-      la razionalizzazione delle reti ospedaliere, che dovrà avvenire in modo coordinato con la revisione dei modelli organizzativi dell’assistenza distrettuale, per un’integrazione più efficace dei percorsi e delle reti clinico-assistenziali. Un’operazione, questa, funzionale a miglioramenti complessiviin termini di efficienza, continuità assistenziale, sicurezza e qualità ;
-      caratterizzare maggiormente, e integrare tra loro, le vocazioni delle strutture ospedaliere nell’intera Area metropolitana, in modo da valorizzarle rispetto alle funzioni previste dalla programmazione regionale e nazionale;
-      adottare modelli organizzativi che favoriscano una collaborazione istituzionale più solida nelle attività di ricerca e didattica, così come indicato dal recente Protocollo d’intesa Regione-Università ;
-      integrare in modo più efficace le attività assistenziali degli Irccs all’interno delle reti cliniche dell’Area metropolitana, e favorire la loro capacità di trasferire in tempi rapidi i risultati delle proprie attività di ricerca istituzionale sul piano assistenziale.
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Fonte: Regione Emilia Romagna