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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Sin Trieste: Vito, avviato l'iter per la riperimetrazione

Una ventina di ettari ex Ezit pronti per ritornare fruibili

Trieste, 20 giu – La Giunta regionale ha dato mandato
all’assessore Sara Vito di avviare un tavolo di discussione con
il Ministero dell’Ambiente finalizzato a ridefinire il perimetro
del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Trieste nell’intento di
rimettere alla competenza della Regione il procedimento
amministrativo di bonifica dell’area affacciata sul Canale di
Zaule, in zona industriale (si tratta di un’ottantina di ettari).
A darne notizia è lo stesso assessore all’Ambiente, Sara Vito,
che ricorda come questa iniziativa sia stata individuata
nell’ambito di un confronto con AREA Science Park e Autorità di
Sistema Portuale del Mare Orientale, come indispensabile per
attivare e potenziare insediamenti di industrie ad elevato
contenuto tecnologico nell’area retro-portuale.

“Con la riperimetrazione infatti – spiega l’assessore – l’iter
sarebbe analogo a quello attuale, ma la gestione a livello locale
favorirebbe indubbiamente una notevole contrazione dei tempi del
procedimento”.

La Giunta ha anche incaricato Sara Vito di promuovere una
modifica dei termini dell’Accordo di Programma del 25 maggio 2012
tra Ministero dell’Ambiente ed Ezit, che consenta alla Regione
(anche mediante delegazione amministrativa intersoggettiva al
costituendo Consorzio di sviluppo economico locale dell’area
giuliana) di agire direttamente in via sostitutiva nelle aree non
potenzialmente contaminate dal pubblico e di recuperare
successivamente le spese sostenute, superando le criticità legate
alla stipula di centinaia di convenzioni onerose con proprietari
e gestori. Un’attività che sarà effettuata procedendo per lotti
ed intervenendo in prima battuta nell’area delle Noghere.

L’assessore Vito ricorda inoltre che sui circa quaranta ettari di
lotti industriali nelle Valli delle Noghere e del Rio Ospo del
Sin, già di proprietà dell’Ente Zona Industriale di Trieste
(Ezit), “la Regione, attraverso la direzione dell’Ambiente, già
dall’inizio dell’anno ha attivato una serie di analisi del
rischio”.

“Grazie a questa attività oltre la metà di quei 40 ettari
potrebbero uscire dalle procedure di bonifica, in quanto sono
risultate non inquinate. Attendiamo che il ministero
dell’Ambiente convochi in proposito la prevista Conferenza dei
Servizi e quindi confidiamo che in tempi brevi questa partita
possa finalmente chiudersi, restituendo questa importante
porzione di territorio alla fruibilità del mondo produttivo. In
tale contesto, Confindustria Venezia Giulia rappresenta un
interlocutore molto importante”.

“Contestualmente – conclude l’assessore – per quanto riguarda
l’altra metà dell’area Sin ex Ezit la Regione si occuperà di
redigere i progetti di bonifica, per poi procedere alle bonifiche
stesse”.
ARC/PPD

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia