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[REGIONE UMBRIA] TERREMOTO: “SEI MESI PER LA MICROZONAZIONE, LA RICOSTRUZIONE PARTIRÀ IN RITARDO PER COLPA DI GOVERNO E REGIONE…

(Acs) Perugia, 20 giugno 2017 – “Prima del 2018 sarà impossibile mettere in atto i primi interventi di ricostruzione degli edifici e delle aziende danneggiate dal sisma per colpa di Governo e Regione, che hanno agito senza il minimo criterio e hanno perso tempo con inutili passerelle a fianco di blasonati politici nazionali ed europei”: lo affermano i consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, che puntano il dito contro l’ordinanza firmata dal commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, a proposito della microzonazione di terzo livello.

“Si tratta – precisano i leghisti – di indagini geologiche e geofisiche approfondite sulle caratteristiche del sottosuolo che consentiranno di predisporre una mappatura di alto valore scientifico e in grado di dare informazioni precise e accurate, nonché indispensabili per l’avvio della fase della ricostruzione in tutta sicurezza, scongiurando futuri crolli. Nella stessa ordinanza, che impegna i Comuni ad attivarsi, si specifica che ci vogliono almeno 60 giorni per l’affidamento degli studi a professionisti e ulteriori 150 giorni per svolgere tali indagini. Questo vuol dire – proseguono – che, se tutto va bene, bisognerà attendere almeno altri 6 mesi perché la microzonazione venga eseguita”.

“Come mai – si chiedono Fiorini e Mancini – la decisione di Errani (tra l’altro ci domandiamo che fine abbia fatto) arriva solo a distanza di 10 mesi dal primo terremoto dell’agosto 2016 e a 8 mesi dall’evento sismico di ottobre? Perché si è perso così tanto tempo per avviare qualcosa che era necessario attuare fin da subito? E infine, come mai in zone storicamente colpite dal terremoto come, appunto, la Valnerina, tali indagini approfondite non sono mai state effettuate negli anni precedenti? Di che cosa si sono occupati in questi anni gli amministratori di Comuni e Regioni?”

“Ci auguriamo – concludono – che da qui all’avvio dei lavori si riesca, almeno, a dare seguito ai progetti relativi al villaggio per le attività produttive ed economiche e all’installazione di moduli per ospitare i turisti, strutture essenziali in vista di una ripartenza del territorio. Sarebbe importante, intanto, procedere alla rimozione delle macerie, considerato che il 90 per cento sono ancora al loro posto, e al ripristino della viabilità. Dopo le infinite pressioni degli agricoltori dovremmo essere vicini (ma il condizionale è d’obbligo) all’apertura della strada verso Castelluccio, mentre rimangono forti incognite per i collegamenti verso Visso e la galleria di Forca Canapine. Il governo Gentiloni sveltisca le pratiche per ridare un futuro alle zone colpite dal terremoto, invece di pensare a come regalare la cittadinanza agli stranieri e rimpolpare il proprio bacino elettorale (ormai in fuga) con lo ‘Ius Soli’”. RED/pg

Fonte: Regione Umbria