Press ESC to close

[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Personale: Giunta Fvg decide rafforzamento Uti e Nue 112

Trieste, 26 giu – Il personale in servizio al nuovo numero
unico di emergenza Nue 112 è destinato a passare da 26 a 35
unità. Lo ha deciso la Giunta regionale, approvando una delibera
che integra il programma dei fabbisogni professionali. Un
documento che, con l’obiettivo di garantire un ottimale
funzionamento dei servizi, ha anche previsto di aumentare
l’organico degli Uffici tavolari e di potenziare l’Ufficio di
rappresentanza di Roma.

L’aumento del personale del Nue 112 si è reso necessario alla
luce degli esiti del primo periodo di sperimentazione che ha
fatto registrare un numero di chiamate assai elevato, ben
superiore a quanto avviene all’omologo servizio attivato dalla
Regione Lombardia preso a modello dal Friuli Venezia Giulia.

I 35 dipendenti si alterneranno in servizio nella centrale
operativa di Palmanova nell’arco delle 24 ore.

Per quanto riguarda gli uffici tavolari, competenti alla
conservazione dei libri fondiari riguardanti gli immobili,
l’esigenza di accrescere l’organico è motivata principalmente dal
prossimo avvio di un processo di informatizzazione.

La necessità di implementare le risorse umane della sede di Roma
dell’Ufficio di Gabinetto nasce invece da una situazione
organizzativa ormai piuttosto fragile a causa di una costante
diminuzione del personale, destinata ad aggravarsi con il
pensionamento, ormai prossimo, del coordinatore della struttura.

La riorganizzazione non riguarda esclusivamente la Regione.
L’ente si fa infatti carico anche di garantire il buon
funzionamento delle neo costituite Unione territoriali
intercomunali attraverso la messa a disposizione di spazi
occupazionali e risorse che, mediante strumenti quali mobilità,
concorsi, scorrimento graduatorie, permettono a ciascuna Uti di
avvalersi di ulteriori cinque dipendenti.

Con un’altra delibera, la Giunta regionale ha avviato una
revisione e razionalizzazione della propria organizzazione,
attraverso una rivisitazione della configurazione di alcune
strutture direzionali. La decisione risponde all’esigenza di
renderle maggiormente rispondenti alle nuove funzioni ed
incombenze imposte dalle innovazioni introdotte dalle riforme
istituzionali nei settori delle autonomie locali e del sistema
integrato del pubblico impiego regionale che, per la Regione,
hanno anche comportato un accrescimento numerico del personale
con l’acquisizione di dipendenti a seguito del superamento delle
Province.

Tre le direzioni che hanno subito maggiore impatto dalle novità
e, dunque, avevano urgenza di riorganizzarsi. La direzione
Generale, in cui è stata istituita la nuova Area sistema
integrato del pubblico impiego regionale e locale.

La direzione centrale Finanze, patrimonio, coordinamento e
programmazione politiche economiche e comunitarie, presso la
quale è stata creata una nuova area denominata Patrimoniale cui
si aggiunge la modifica della denominazione dell’area per il
Coordinamento e la programmazione delle politiche economiche,
patrimoniali e comunitarie in area Finanziaria e delle
partecipazioni societarie.

Infine, la direzione centrale Autonomie locali e coordinamento
delle riforme, interessata all’istituzione dell’area della
Committenza per il sistema integrato Regione-Autonomie locali e
servizi generali. Le motivazioni di questo intervento si
ricollegano in primo luogo all’esigenza di razionalizzare la
spesa per l’acquisto di beni e servizi che, in sostanza, si
traduce sia in economie di scala sia in un miglioramento nella
gestione delle procedure.

Novità anche in seno alla direzione centrale Attività produttive,
turismo e cooperazione. Con l’acquisizione di nuove funzioni in
materia di cooperazione sociale, nell’ambito del processo di
trasferimento di funzioni dalle Province si è dato vita ad uno
servizio Cooperazione sociale.

In tutto questo quadro, in ogni caso il costo delle figure
apicali della dirigenza regionale passa da 3.961.000 euro del
giugno 2013 a 3.425.000 euro attuali, con un risparmio netto di
536.000 euro all’anno.
ARC/PPD/fc

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia