Press ESC to close

PORCARI Addio a Baldini, il “gigante” delle vernici  – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

LUCCA. Lutto nel mondo dell’imprenditoria lucchese: è morto all’età di 87 anni (ne avrebbe compiuti 88 il prossimo 10 luglio) l’imprenditore Giuliano Baldini. È stato a lungo uno dei più importanti capitani d’impresa della Lucchesia, prima con la fabbrica di vernici a Porcari, lungo l’autostrada Firenze Mare, poi seguendo l’altra sua grande passione, il mercato immobiliare.

Da tempo Baldini era malato, accudito dalla figlia Angela. A dicembre del 2015 era scomparso l’altro figlio, e forse anche questo ha contribuito al precipitare della situazione dell’imprenditore, che con la sua storia è stato in prima fila fin dagli anni Settanta. Una storia d’altri tempi, di uomo che davvero si era fatto da solo.

Era nato a Lucca, dove il padre faceva il bidello all’istituto per geometri allora in via Fillungo. A lungo aveva lavorato come rappresentante, specializzandosi proprio nel settore delle vernici. Agli inizi degli anni Settanta la svolta, quando decide di mettersi in proprio con l’azienda di Porcari.

Nell’arco di poco più di vent’anni la “Baldini Vernici” diventa leader mondiale del settore. Non solo dal punto di vista produttivo e di distribuzione ma anche da quello commerciale e di valorizzazione del marchio. Al punto che viene studiata anche all’interno delle facoltà universitarie.

Baldini, però, non era sinonimo soltanto di vernici. Accanto a questi prodotti, infatti, si occupava anche di chimica con una linea di solventi dedicata all’industria. E poi c’era la passione per il mattone, per le case di lusso, concretizzatasi innanzitutto con la società “Balfin”.

Ed è questo il punto di approdo quando, nel 2000, decide di vendere l’azienda di vernici ai francesi del gruppo Lafarge, per dedicarsi anima e cuore al mercato immobiliare con quello che poi sarebbe diventato il “Gruppo Baldini spa”. Progetti e realizzazioni nelle location più esclusive, compreso il centro storico di Lucca al quale è sempre rimasto legato in maniera particolare. E poi la Versilia, altro luogo del cuore. Il nome di Baldini, infatti, è legato anche alla proprietà della splendida Villa Paolina di Compignano, l’unica dimora lucchese dalla quale è possibile vedere il mare, fino alla Corsica. Oltre milletrecento metri quadri costruiti fra Cinquecento e Seicento, che appartennero prima alla famiglia Mansi poi nel 1812 furono acquistati da Elisa Baciocchi che, tre anni dopo, vi ospitò Paolina Bonaparte. Ancora oggi, formalmente, Baldini risulta residente nel comune di Massarosa.

La Versilia, per Baldini, ha rappresentato però anche fonte di amarezze. L’imprenditore, infatti, fu coinvolto nell’inchiesta che nel 2005 decapitò la giunta del Comune di Pietrasanta guidata da Massimo Mallegni. Baldini vi finì implicato per alcuni terreni che possedeva a Marina di Pietrasanta e sui quali aveva un progetto di sviluppo immobiliare per il quale avrebbe corrotto proprio il sindaco. Reati prescritti, dopo la condanna in primo grado davanti ai giudici di Lucca. Un’altra volta Baldini terminò suo malgrado sulle colonne dei giornali per fatti di cronaca giudiziaria: fu quando si tenne il processo a carico di sua moglie, accusata e poi assolta dall’accusa di aver tentato di avvelenarlo.

Storie che ora contano poco davanti alla scomparsa di un uomo che per decenni ha dato lavoro a centinaia di persone: non solo operai ma anche laureati e tecnici specializzati per la sua azienda, leader anche nella ricerca sui prodotti.

I funerali di Baldini non sono

ancora stati fissati. Si dovrebbero comunque tenere nella giornata di domani o, più probabilmente, di sabato per permettere a quante più persone possibile, anche dall’estero, di raggiungerlo per l’ultimo saluto. Da stabilire anche il luogo della cerimonia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: Il Tirreno