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[ALTOPASCIO] Toscana Pane, 24 lavoratori rischiano il licenziamento  

ALTOPASCIO . Ventiquattro lavoratori della Toscana Pane col fiato sospeso. Per loro è scattata la procedura di mobilità dopo la decisione dell’azienda di Altopascio, leader nel settore, di ridurre il personale. Per questa mattina è fissato un tavolo tra i sindacati, con la Flai Cgil in prima linea, e la proprietà. L’obiettivo è trovare una soluzione per tutelare l’occupazione e salvaguardare tutti i posti di lavoro.

Quello di ieri è stato un incontro interlocutorio per fare il punto della situazione con la dirigenza dell’azienda che dà lavoro a 70 dipendenti e porta avanti un marchio storico conosciuto a livello nazionale. I 24 posti dichiarati in esubero sono il “sacrificio” di una profonda riorganizzazione avviato dalla nuova proprietà. «Abbiamo chiesto all’azienda la presentazione di un piano industriale – dice Lino Giovannelli, segretario della federazione lavoratori agroindustria della Cigl – ed una riorganizzazione che sia in grado di rilanciare la produzione e risollevare l’azienda».

Le parti continuano a dialogare per cercare un compromesso che riduca l’impatto della ristrutturazione sui dipendenti. «Siamo all’inizio della procedura di mobilità – dice Giovannelli – e faremo di tutto per garantire tutti i lavoratori. Una posizione chiara che abbiamo ribadito negli incontri che ci sono stati finora con la proprietà. Il nostro obiettivo è che vengano mantenuti i posti di lavoro. Altrimenti siamo pronti a percorrere tutte le strade sindacali per far valere i diritti dei lavoratori».

Adesso ci sono 45 giorni per trovare una via d’uscita positiva alla vertenza. Finita in concordato preventivo nel 2011, la Toscopan è stata prima rilevata in affitto da Toscana Pane e poi acquistata l’anno successivo. Tornata in crisi negli ultimi anni si è andati verso il salvataggio e un successivo rilancio dell’azienda. Lo scorso 20 febbraio la vicenda della Toscana Pane (ex Toscopan) è arrivata ad una svolta con l’acquisizione, annunciata in una nota della Regione, da parte di Tp Bread, azienda che opera principalmente nell’Emilia Romagna. Nell’incontro con i sindacati la Cgil aveva chiesto di garantire la continuità produttiva dell’azienda e

di salvaguardare tutti i posti di lavoro dell’azienda attiva nella produzione, commercializzazione e distribuzione del pane fresco e precotto. Poi un nuovo scenario e 24 lavoratori a rischio che sperano in una soluzione che possa scongiurare la perdita del posto di lavoro. (n.n.)

Fonte: Il Tirreno