Porcari (LUCCA) –
LUCCA. I numeri della mega festa voluta da Vasco Rossi al Modena Park per festeggiare i suoi splendidi 40 anni di carriera sono impressionanti: 220mila spettatori, un palco lungo 135 metri, 1200 addetti alla sicurezza, 3 ore e mezza di show, 900 pullman di fan attesi. Tra quelli legati al concerto evento di questa sera, però, c’è anche un pizzico di Lucca. Più nel dettaglio di Porcari: 120mila, infatti, saranno i sacchetti prendipanino che il “Sacchettificio Del Carlo†ha dovuto preparare per l’evento di questa sera. Certo, potrebbero sembrare un dettaglio poco influente se paragonato alla magia di brani come Sally, Senza Parole, Albachiara e via dicendo.
Ma una mega commessa che dà l’idea della mole di lavoro e del ritorno economico che una manifestazione di questo genere possa creare. «Ci saranno molti punti ristoro e truck food nell’area del Modena Park e dall’organizzazione è stato richiesto di fornire un prodotto con una grafica personalizzata – spiega Gabriele Del Carlo che gestisce l’azienda insieme al fratello Luca dopo che il sacchettificio era stato avviato dal padre Aldo nel 1980 e conta oggi su tre stabilimenti, 11 linee di produzione e 10 dipendenti -. La stampa personalizzata, che ha richiesto un mese di lavoro da parte di un nostro grafico, è molto attenta alla salvaguardia dell’ambiente». Non a caso il messaggio stampato sui sacchetti è chiaro. «Lo sapevi che il packaging per gli alimenti è considerato un ingredienti e può contaminarlo» si legge nel sacchetto. Poi subito sotto il logo con due panini che sbucano proprio da una confezione.
«Per un concerto è la prima volta che facciamo questo tipo di prodotto – precisa Del Carlo -. Il nostro mercato è principalmente legato alla grande distribuzione e ai panifici. Anche se non sono mancate iniziative di marketing e pubblicitarie di una certa importanza». Molti marchi importanti, anche se niente in paragone a questa super fornitura di sacchetti che saranno nelle mani dei fan di Vasco Rossi.
«La produzione ha chiesto poco, come detto poco più di una giornata di lavoro – conclude Del Carlo -. Poi la spedizione è avvenuta già un mese fa. Come abbiamo potuto lavorare al Modena Park? Abbiamo un nostro partner emiliano proprio in Emilia Romagna».
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Fonte: Il Tirreno