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[REGIONE PIEMONTE] Aprire ai privati per salvare il CSI-Piemonte

La partecipazione all’assemblea del CSI-Piemonte, svoltasi il 6 luglio a Torino, ha consentito all’assessora alle Attività produttive e alle Società partecipate, Giuseppina De Santis, di sottolineare l’apprezzamento della Regione per il lavoro svolto in questo mandato dal consiglio di amministrazione della società, impegnato a costruire una possibile soluzione industriale attraverso un confronto continuo con i soci.

“Il processo di apertura al mercato – ha proseguito De Santis – continua a rappresentare l’unica strada praticabile per garantire un futuro al CSI. Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Consorzio si muove in un contesto che definire radicalmente diverso è appena eufemistico. Sono necessari investimenti in innovazione, risorse fresche di cui gli enti pubblici non hanno più disponibilità. Riconoscere questa esigenza significa agire politicamente in modo responsabile, proprio a tutela delle tante professionalità esistenti. Ovviamente, se ci fossero qualche altra idea praticabile o eventuali proposte di rilancio alternative da parte degli altri soci, saremmo ben disponibili a valutarle insieme”.

L’assessora ha poi ringraziato il consiglio di amministrazione per quanto fatto fino ad oggi e sostenuto che “nel massimo rispetto di ogni interpretazione normativa non vincolante, riteniamo che l’ingresso degli operatori privati per svolgere le attività di tipo strumentale sia la formula migliore per rafforzare il CSI e garantirgli un futuro. Non esistono certamente soluzioni facili a problemi complessi. Quello che noi come Regione possiamo oggi continuare a garantire è innanzitutto il volume degli affidamenti per i prossimi 18 mesi, naturalmente nel rispetto delle norme sulla congruità degli affidamenti in house. Da qui ripartiamo e, ragionando insieme agli altri soci per un nuovo modello di valorizzazione industriale, confidiamo nella conferma di impegni analoghi per garantire efficacemente al CSI-Piemonte il ruolo di regia del sistema dell’Ict piemontese”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA