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[REGIONE UMBRIA] AST TERNI: “GOVERNO NAZIONALE E GIUNTA REGIONALE ATTIVINO UN CONFRONTO CON I VERTICI DELLA MULTINAZIONALE” – …

Il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi si dice “sbalordito e preoccupato” dall’annuncio della “decisione dell’Ast di riaprire le procedure di mobilità che la dice lunga sulla affidabilità della multinazionale”. Nevi rimarca dunque la necessità che Governo nazionale e Giunta regionale attivino un confronto con gli stessi vertici della multinazionale.

 

(Acs) Perugia, 19 luglio 2017 – “L’annuncio della decisione dell’Ast di riaprire le procedure di mobilità è sbalorditivo e molto preoccupante e la dice lunga sulla affidabilità della multinazionale”. Lo dichiara il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, sottolineando che “forse questi signori non si sono resi conto che l’età media dei dipendenti è ormai bassissima ma, soprattutto, questo indica che il progetto della multinazionale, come vado dicendo da tempo, è quello di ridimensionare il sito produttivo ternano per farlo diventare un semplice impianto per la lavorazione a freddo chiudendo l’area a caldo”.

Secondo Nevi “questo significa eliminare la produzione di acciaio di qualità in Italia. Voglio sperare che questo moribondo Governo nazionale e il moribondo Governo regionale lo abbiano finalmente capito e inizino a combattere seriamente per il rispetto degli impegni sottoscritti e disattesi dall’azienda. Finalmente – continua – la presidente Catiuscia Marini e il vicepresidente Fabio Paparelli si sono svegliati dal letargo e hanno chiesto un incontro al ministero. Ma qui serve un confronto con il ministro e con i vertici della multinazionale e non con i vertici aziendali che appaiono sempre più delle comparse di uno spettacolo diretto e condotto a livello globale da una multinazionale che vuole uscire dal businnes dell’acciaio. Serve poi – conclude Nevi – un Governo forte e con la schiena diritta e soprattutto una Regione determinata e unita in tutte le sue componenti politiche e sociali per dire basta a chi non rispetta i patti, anche sull’ambiente”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria