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MODENA – FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, GINO LUGLI PROPOSTO PRESIDENTE

È Gino Lugli, manager e già AD di Ferrero spa, il candidato proposto dal Comune di Modena per la carica di presidente della Fondazione Modena Arti Visive, che nasce dalla trasformazione di Fondazione Fotografia e riunisce Fondazione Fotografia, Museo della Figurina e Galleria Civica. La proposta del Comune dovrà essere ora approvata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in quanto il nuovo Statuto stabilisce la nomina congiunta del presidente, dopo la decadenza del precedente, prevista da una disposizione transitoria dello statuto stesso. La scelta di Gino Lugli come consigliere e candidato presidente avviene insieme alla nomina di Paolo Credi, operatore della comunicazione, come nuovo consigliere nominato dal Comune in sostituzione del dimissionario assessore Gianpietro Cavazza.

Gli incarichi sono gratuiti. I due consiglieri rimarranno in carica fino alla scadenza dell’attuale consiglio di amministrazione prevista con l’approvazione del bilancio relativo al 2018. Il percorso per le nomine ha visto svolgersi le audizioni dei candidati lo scorso 28 giugno.

Gino Lugli, modenese classe 1953, laureato in Giurisprudenza con specializzazione in Diritto industriale, con all’attivo numerosi corsi di Comunicazione e Marketing alla Bocconi, vanta in curriculum, dopo le esperienze professionali con Credito Romagnolo, Gruppo Cremonini Inalca, Giglio e Parmalat, una carriera in Ferrero spa che lo ha portato a divenire Direttore generale e Amministratore delegato dell’azienda. Dal 2015 è socio e presidente di Glenalta food spa Spac.

Paolo Credi, modenese classe 1955, comunicatore, vanta esperienze in agenzie di comunicazione come Avenida, dove è stato socio e presidente del CdA, e Heidi, che ha fondato e diretto, oltre a esserne presidente del CdA. Ha partecipato alla creazione di progetti di comunicazione in ambito culturale per Enti e aziende, ed ha ideato e realizzato o collaborato con progetti culturali tra i quali OvestLab. Dal 2016 fa parte dell’associazione Archivio Cesare Leonardi.