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Capannori Capannori è il Comune con la più alta percentuale di raccolta differenziata tra i Comuni toscani sopra i 15 mila abitanti

Capannori –

Francesconi

Capannori con l’86.66 % è il Comune con la più alta percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti tra i Comuni toscani sopra i 15 mila abitanti.

E’ quanto emerge  dai dati della certificazione delle raccolte differenziate della Regione Toscana relativi all’anno 2016 calcolati secondo criteri che sono stati rimodulati rispetto agli anni precedenti, poiché l’ente regionale si è  uniformato  al sistema di valutazione nazionale. Risultati che premiano il sistema di raccolta dei rifiuti capannorese andando a valorizzare particolarmente le buone pratiche attive sul territorio e soprattutto il compostaggio domestico.
I dati certificati regionali tengono infatti conto non solo della effettiva quantità di raccolta differenziata realizzata sul territorio che a Capannori, secondo i dati aziendali, nel 2016 è aumentata di circa l’1% e nell’anno in corso, fino ad oggi, è ulteriormente cresciuta facendo registrare + 1,7%, ma anche di una serie di ‘bonus’ relativi, ad esempio, al sistema di spazzamento, al compostaggio o alla gestione degli ingombranti.

”Siamo davvero molto soddisfatti di questo risultato che ci colloca in cima alla classifica dei Comuni più virtuosi dell’intera regione grazie certamente anche all’impegno quotidiano dei nostri cittadini  – afferma l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi –. Un risultato che premia complessivamente il sistema con cui realizziamo la raccolta differenziata sul nostro territorio che è in crescita sia nel 2016 che nell’anno in corso, grazie anche alla tariffazione puntuale che spinge i cittadini a differenziare sempre più e meglio e quindi a fare una raccolta di maggiore qualità che ha fatto aumentare i ricavi della vendita dei materiali contribuendo a mantenere invariata la tariffa dal 2011 ad oggi. Questi dati dicono inoltre che a Capannori si fanno le buone pratiche e valorizzano l’avvio al riciclo di alcuni materiali ed in particolare il compost domestico molto praticato dalla cittadinanza. Ci dicono inoltre  che a dieci anni dall’adozione della Strategia Rifiuti Zero siamo davvero sulla buona strada in vista degli obiettivi prefissati al 2020”.

Sono circa 3.000 le famiglie che a Capannori effettuano il compostaggio domestico facendo diventare gli scarti organici della cucina e gli scarti di giardino terriccio di qualità per concimare. Una buona pratica che consente di ottenere una riduzione sulla parte variabile della Tia (tariffa igiene ambientale) che nel 2016 è passata dal 10% al 20%.

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