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PORCARI La Snaitech va per la sua strada e annuncia il via ai licenziamenti – Cronaca

Porcari (LUCCA) –


PORCARI. La Snaitech tira dritto. Nello stesso giorno in cui il sindaco Leonardo Fornaciari e l’assessore Fabrizia Rimanti ricevono una delegazione dei sindacati per esprimere sostegno ai lavoratori arriva la comunicazione, da parte dell’azienda leader delle scommesse, dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 14 lavoratori in cassa integrazione, undici nella sede di Porcari.

L’avviso è arrivato nelle mani dei membri della delegazione di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm che, insieme alla Rsu aziendali, ieri hanno incontrato i rappresentanti del Comume. Un colloquio nel quale l’amministrazione ha rinnovato il proprio impegno a sostegno dei lavoratori e i sindacati la loro linea dura per fermare i nuovi licenziamenti.

Adesso l’iter è noto: 45 giorni di trattativa, più altri 30 a livello ministeriale per gestire la trattativa e arrivare alla firma di un nuovo accordo entro metà gennaio. Entro la fine dell’anno, comunque vada, una scelta andrà presa. Perché il 31 dicembre scadono i sei mesi del “Fis”, ovvero la cassa integrazione garantita dall’accordo siglato nel maggio scorso che di fatto aveva congelato gli esuberi fino a tutto dicembre. Nel caso in cui i lavoratori in esubero dovessero essere mandati a casa i sindacati puntano al rinnovo di questo ammortizzatore sociale per altri sei mesi.

Le parti torneranno a confrontarsi l’11 novembre. In realtà l’incontro era programmato per un’altra questione, ma a questo punto potrebbe diventare a tutti effetti un tavolo per discutere della questione licenziamenti, sulla quale i sindacati non intendono fare sconti. «Quello che ribadiamo e abbiamo spiegato anche in Comune è che per un’azienda della portata di Snaitech non devono essere un problema 11 posti di lavoro. Ma per questi lavoratori sì – afferma Narcisa Pellegrini, coordinatrice nazionale al tavolo della crisi Snaitech – inoltre il 31 dicembre scadono gli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Cercheremo di percorrere qualunque strada alternativa ai licenziamenti». I due giorni di sciopero di venerdì e sabato scorso non hanno fatto tornare indietro l’azienda sulla decisione di “tagliare” i lavoratori, che ora sono col fiato sospeso. Si tratta della seconda procedura di mobilità avviata dall’azienda dopo quella dell’aprile scorso. Allora in ballo c’erano 66 dipendenti, poi ridotti in seguito alle uscite volontarie, agli incentivi all’esodo e alla riduzione degli orari di lavoro.

Solidarietà ai lavoratori Snaitech arriva anche dal gruppo “La Porcari che vogliamo”. «Su alcuni temi,

e il lavoro è uno di questi, non esistono né possono esistere divisioni di sorta – scrive il capogruppo dell’opposizione Riccardo Giannoni – siamo al fianco dei lavoratori Snaitech e dell’amministrazione comunale nella gestione di questa difficile vicenda».

 

Fonte: Il Tirreno