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[ALTOPASCIO] Sicurezza integrata con 74 guardie giurate

LUCCA
Uno strumento per combattere la microcriminalità, incrementare l’attività di prevenzione e intensificare la collaborazione tra gli attori della sicurezza su tutto il territorio. È questo lo scopo del Protocollo d’intesa “Mille occhi sulle città”, già sperimentato nella provincia di Lucca dal 2011, e oggi rinnovato per estendere la rete di monitoraggio attraverso la sinergia tra forze di polizia, municipale e istituti di vigilanza privata. . L’obiettivo è quello di dare vita a un modello di sicurezza integrato, attivando un sistema di segnalazione che, mediante l’impiego di procedure e strumenti tecnologici, mettano in rapida comunicazione le sale operative della questura, del comando provinciale dei carabinieri, della polizia municipale e degli istituti di vigilanza aderenti.

La novità di quest’anno sono quattro nuovi Comuni che entrano a far parte dell’accordo – Porcari, Montecarlo, Capannori e Seravezza – che vanno ad aggiungersi a quelli già firmatari della prima edizione dell’intesa, Lucca, Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Altopascio in un documento condiviso con il prefetto di Lucca e gli istituti di vigilanza della provincia. Settantaquattro le guardie giurate che, come tante sentinelle sparse sul territorio, potranno tempestivamente fornire il proprio contributo alle forze dell’ordine per segnalare situazioni che necessitano di un pronto intervento, per esempio la presenza di mezzi di trasporto o persone sospette, l’eventuale fuga di mezzi o persone, episodi di consumo o spaccio di stupefacenti. «La stipula del protocollo si inserisce nel percorso di attuazione di politiche della sicurezza partecipata, alla luce dei principi di sussidiarietà e complementarietà – afferma il questore, Vito Montaruli – Appena possibile organizzeremo un tavolo tecnico, ma il nucleo fondamentale di questo protocollo riguarda le segnalazioni che rivestono un ruolo importante in particolare in alcune situazioni, come la presenza di mezzi di trasporto e auto sospette».

A sottolineare la necessità di fare squadra è anche il sindaco Alessandro Tambellini per «invertire la mentalità secondo cui si rimanda alle forze dell’ordine qualunque atto e forma di controllo. Il livello di sicurezza nasce dalla nostra consapevolezza, dall’attenzione che proviamo, da come sappiamo essere vigili sul territorio. La collaborazione dei cittadini, di tutti noi, in qualunque momento diventa un fatto istituzionale».

Una parte importante del progetto sarà riservata proprio alla formazione del personale degli istituti di vigilanza aderenti da parte delle forze di polizia «grazie alla quale daremo sempre maggior spazio a questa integrazione – conclude

il prefetto, Maria Laura Simonetti – Gli istituti di vigilanza possono dare un gran contributo per il territorio: per questo organizzeremo almeno tre momenti di formazione per migliorare ulteriormente la capacità operativa e di cooperazione».

Flavia Barsotti

Fonte: Il Tirreno