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[ALTOPASCIO] Colpo all’azienda Stefanini, rubati 20.000 litri d’olio

ALTOPASCIO . Maxi furto all’azienda Stefanini: trafugati circa 20.000 litri di olio d’oliva.

In tema di furti le sorprese non mancano mai: dalle scarpe usate ai rimasugli trovati in frigo, i ladri ormai non fanno distinzioni e portano via di tutto. Da tempo però non si verificava un colpo di questo genere, che non è – si badi bene – roba da furfanti improvvisati. Dopo anni di silenzio la banda dell’olio è tornata a colpire in Lucchesia. Ad essere preso di mira lo stabilimento dell’azienda Stefanini ad Altopascio, sulla via Francesca Romea, vicino alla ferrovia. La storica azienda che commercia olio, intorno al 10 di gennaio è stata visitata dai ladri. I malviventi hanno agito di notte e con tanto di autocisterna: sono penetrati sul retro dell’attività, hanno forzato una sbarra che consente il passaggio dei mezzi e hanno svuotato uno dei silos presenti. A scoprire il fatto sono stati i lavoratori la mattina seguente: hanno trovato la sbarra alzata e le manopole delle cisterne manomesse. Hanno controllato e si sono accorti che erano spariti circa 20mila litri d’olio. Un colpo da 60-70.000 euro, che di certo è stato messo in atto da ladri ben preparati. Da segnalare che la notte tra l’8 e il 9 gennaio era scattato l’allarme all’oleificio Rocchi di Sant’Alessio: le forze dell’ordine erano intervenute ma senza trovare niente di insolito e così la cosa fu derubricata a falso allarme. Ma alla luce di quanto accaduto a Stefanini più o meno negli stessi giorni, l’episodio assume un altro valore.

La notizia era passata sotto silenzio, dato che le forze dell’ordine non l’avevano resa pubblica, ma ad Altopascio e dintorni la voce girava da diversi giorni. E non è priva di fondamento. Non si tratta comunque di una novità assoluta per il nostro territorio: nel settembre del 2006 una banda mise a segno un colpo rocambolesco proprio all’oleificio Rocchi di Sant’Alessio: 650 quintali di olio extravergine d’oliva travasato

in due autocisterne e poi sparito nel nulla. Altro colpo nel 2007, sempre all’oleificio Rocchi: quella volta la banda fuggì con 400 quintali di olio extravergine d’oliva per un valore di 250mila euro. I responsabili dei colpi non sono mai stati individuati.

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Fonte: Il Tirreno