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[ALTOPASCIO] Sottopassi: valutazione ambientale assente anche nel nuovo decreto

CAPANNORI. Nuovo decreto, stessa sostanza. La Regione, con il decreto 6565 del 2 maggio, pubblicato sul sito, conferma che non sarà assoggettato a Via (la procedura di valutazione ambientale) il progetto per il raddoppio ferroviario della Pistoia-Lucca nella tratta da Pescia a Lucca. L’atto era stato revocato una settimana fa per un errore materiale e poi riformulato e ripresentato. Ma, a parte qualche correttivo di natura tecnica, non cambia sostanzialmente il provvedimento.

Tuttavia il decreto, pur escludendo la procedura di valutazione dell’impatto ambientale, fissa alcune prescrizioni e raccomandazioni al proponente, ovvero a Rfi (le Ferrovie) per mitigare l’impatto sulla viabilità e il paesaggio e incrementare la sostenibilità dell’intervento. Fra i punti sottolineati dai tecnici della Regine vi sono l’effettiva capacità del sottopasso sulla via Romea ad Altopascio di garantire il traffico dei mezzi pesanti e autoarticolati, la nuova “bretellina” tra Tassignano e il Pip di Carraia, il rispetto dei vincoli paesaggistici (in particolare la presenza di chiese e monumenti lungo il nuovo tracciato) e del verde (con “quinte” nella zona del Carnaio), nonché la collocazione di 48 barriere antirumore in corrispondenza degli edifici. Adesso, se non ci saranno ricorsi contro il provvedimento, Rfi avrà via libera per la stesura del progetto definitivo, che dovrà tenere conto delle prescrizioni della Regione. Poi ci saranno la conferenza dei servizi e l’approvazione del progetto nei consigli comunale. I tempi? Si può prevedere che i cantieri partano nel 2020. La durata prevista delle opere è di tre anni. I cantieri saranno dodici, di cui otto operativi e quattro di base a Lucca, Tassignano, Altopascio e Pescia. Il cronoprogramma prevede di partire dai sottovia carrabili in via di Tiglio e via del Marginone. Le ultime grandi opere saranno il sottopasso di via della Madonnina e i percorsi ciclopedonali a Santa Margherita. Sono in tutto nove i passaggi a livello che verranno eliminati sul territorio di Capannori e sostituiti da tre sottovia e tre sottopassi ciclopedonali.

In tutto le osservazioni al progetto preliminare sono state 87, con le integrazioni presentate dalle amministrazioni comunali e provinciali, da altri enti e dai cittadini, soprattutto per quanto riguarda la viabilità collegata ai nuovi sottopassi che sostituiranno i passaggi a livello della Piana.

La conferma della Regione di escludere la Via ha fatto storcere il naso ai comitati ambientalisti che sono sul piede di guerra. Il comitato per “una viabilità sostenibile e salvaguardia del territorio”, conferma un possibile ricorso al Tar: «Non staremo a guardare, l’obiettivo è intraprendere un ricorso al tribunale amministrativo. Stiamo lavorando per trovare i soldi necessari per questo – dice il presidente del comitato Marco Tardelli – intanto incontreremo il comitato di Altopascio per mettere insieme iniziative comuni. L’unione fa la forza».

«Un progetto – contesta il comitato capannorese – che prevede l’abbattimento di una casa distante

decine e decine di metri dalla ferrovia deve passare da una Via. E il nuovo collegamento stradale non alleggerirà il traffico sulle strade esistenti, ma porterà all’interno dei paesi e alla rotatoria di Antraccoli il traffico che è sulla via del Frizzone e sulla via del Rogio».

Fonte: Il Tirreno