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PORCARI ‘Il futuro tra i banchi’: mercoledì si conclude il progetto promosso dal Comune di Porcari

PORCARI – Per gli alunni delle scuole Primaria e Secondaria di Porcari saranno due giorni importanti. Si conclude infatti mercoledì 9 maggio il progetto “Il futuro tra i banchi”, promosso dall’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Porcari con l’obiettivo di educare i ragazzi al pensiero computazionale, ossia ai concetti base dell’informatica e soprattutto ai processi mentali indispensabili per la risoluzione dei problemi e per l’uso consapevole della tecnologia. Il tutto in un contesto di gioco, il cosiddetto coding. Per quest’anno scolastico sono stati coinvolti gli studenti delle classi quarte della Scuola Primaria “G. La Pira” e quelli delle prime e terze della Scuola Secondaria di primo grado “E.Pea”.

«Il progetto – afferma l’assessore alla Scuola del Comune di Porcari, Fabrizia Rimanti – ha fatto parte de “Lo Zaino delle idee”, lo strumento che l’amministrazione comunale ha presentato ad inizio anno scolastico ed in cui ha raccolto le proposte progettuali provenienti dallo stesso Ente comunale, dalle associazioni del territorio e da realtà private. In particolare, proprio con questo progetto, il mondo della scuola ha potuto beneficiare dell’innovazione che avviene fuori dalle mura scolastiche, rafforzando e qualificando questa relazione ed alleanza. Il progetto è in piena sintonia con il Piano Nazionale Scuola Digitale che punta ad anticipare la comprensione della logica della rete e delle tecnologie a partire proprio dai giovanissimi, come richiesto a livello europeo».

Sono state proposte alcune ore in modalità “unplugged” cioè senza l’utilizzo del computer, proprio per dimostrare che il pensiero computazionale è un’abilità logica e matematica indipendente dagli strumenti con i quali l’andiamo a mettere in atto. Per la scuola primaria ci sono state anche divertenti lezioni di robotica educativa e per la secondaria la realizzazione di un video gioco.

Al progetto ha preso parte l’azienda “Engineering Ingegneria Informatica”, la quale ha messo a disposizione professionisti che, a titolo volontario, hanno tenuto lezioni nelle diverse classi.

Fonte: Lo Schermo