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PORCARI Toschi: il Tar boccia il Comune – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

PORCARI. Il Tar della Toscana ha dato ragione alla proprietà dell’ex oleificio Toschi (ossia l’impresa Rimedia Service) nel ricorso che la stessa aveva presentato contro il Comune e contro la curatela fallimentare. Motivo del contendere l’ordinanza, del luglio 2017, con la quali l’amministrazione porcarese imponeva , in modo “contingibile e urgente”, la messa in sicurezza dell’area dell’ex oleificio di via della stazione. L’ordinanza era stata emessa in seguito a uno sversamento di liquido inquinante in un canale di scolo, e, da qui, al vicino rio Ralletta. Da qui l’imposizione del Comune con la quale veniva ordinato alla Rimedia Service di fare una serie di opere per la messa in sicurezza dell’area.

Ordinanza contro la quale la proprietà, nell’ottobre 2017, presentò appunto ricorso al Tar, sostenendo che «l’unico collegamento dell’impresa rispetto al sito inquinato deriverebbe dall’aver partecipato a una procedura d’acquisto di taluni beni del compendio aziendale oggetto di procedura fallimentare, ma non avrebbe alcuna responsabilità nella causa dell’inquinamento».

Ebbene, il Tribunale amministrativo alla fine ha dato ragione alla proprietà, poiché l’ordinanza impugnata «non contiene alcun elemento atto a ricondurre il verificarsi dell’inquinamento nella zona interessata a comportamenti posti in essere dal ricorrente».

Ma la vicenda potrebbe non chiudersi qui: «Per noi la questione non è affatto chiusa – commenta infatti il vicesindaco e assessore all’ambiente di Porcari Franco Fanucchi – abbiamo incaricato un legale specializzato nel campo ambientale proprio perché la nostra intenzione è quella di andare avanti su tutti i fronti, sia sotto l’aspetto giudiziario che per quel che riguarda la sicurezza ambientale. Con un solo fine: salvaguardare la salute dei cittadini. In questo senso non ci tireremo indietro fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto e l’area, che

ricordo è stata oggetto di una prima bonifica a spese del Comune, non sarà messa definitivamente in sicurezza. Rispettiamo la sentenza del Tar, che in ogni caso non bloccherà la volontà di questa amministrazione nella ricerca dei responsabili di questa delicata situazione».

Fonte: Il Tirreno