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[ALTOPASCIO] Abuso sì o no? Si infiamma la polemica

ALTOPASCIO. Opposizioni all’attacco, sulla vicenda fontanello. «Con un atto senza precedenti, l’amministrazione è stata denunciata dalla sua stessa polizia municipale per abuso edilizio nella costruzione di un fontanello in piazza Vittorio Emanuele – scrive il gruppo Insieme per Altopascio – un provvedimento gravissimo, perché anche noi avevamo fino da subito, a febbraio, avanzato dubbi sulla collocazione di una struttura di quel tipo sia per motivi logistici che per evidenti problematiche urbanistiche. Una denuncia che comporta anche un aspetto economico. Il fontanello costa 45mila euro. Ora chi paga, visto che si tratta di soldi pubblici? D’Ambrosio e compagnia ci avevano risposto con la solita arroganza che il fontanello era una conquista epocale e che stava bene lì. Oggi però arriva la denuncia per abuso edilizio e quindi l’obbligo di demolire la struttura».

Sulla stessa lunghezza d’onda la Lega, attraverso i consiglieri Simone Marconi e Francesco Fagni: «Sembra si tratti di abuso edilizio. È il regalo che questa amministrazione si fa per il secondo anno di mandato. Cercheremo di capire nel dettaglio cosa è accaduto e vigileremo su questa (spiacevole) faccenda interrogando la giunta. Già aveva dell’incredibile la scelta di questa amministrazione di ubicare il fontanello in centro accanto a un palazzo storico. È ancora più incredibile la scelta di spostarlo (cioè demolirlo) dopo averlo realizzato, ovvero dopo aver speso 45mila euro. Auspichiamo un chiarimento urgente da parte di sindaco e giunta sperando che, come già successo per il caso dei rifiuti pericolosi, non ci siano altre sorprese».

«Il prefabbricato per il fontanello – è la replica dell’amministrazione – è conforme al regolamento urbanistico e ha le autorizzazioni edilizie per essere costruito. Sono quindi false e prive di fondamento le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione: al limite, l’unica denuncia possibile, potrebbe essere quella contro il gruppo Insieme per Altopascio, che ancora una volta diffonde falsità e calunnie contro l’amministrazione comunale».

«Come amministrazione – interviene il sindaco Sara D’Ambrosio – abbiamo individuato un’area e i tecnici hanno detto che l’area era idonea, procedendo quindi alla definizione del progetto e all’apertura del cantiere. Sono poi emersi dei problemi di natura tecnica, come la non rispondenza dell’immobile rispetto al progetto presentato. Se c’è una responsabilità di questi ritardi e di queste problematiche, questa non è certo da far ricadere sulla giunta. Vorrei infatti chiarire che sono io la prima a essere scocciata per questi ritardi. Inoltre: i 45mila euro, risorse di Acque Spa, non vengono affatto buttati via, perché, essendo un prefabbricato, l’immobile sarà spostato a Spianate»

Posizione confermata anche dal comandante della polizia municipale: «Sulla base di una segnalazione – spiega il comandante Daniele Zucconi – ha trasmesso una nota all’ufficio urbanistica ed edilizia del Comune, che deve accertare o meno l’esistenza di un abuso. Solo successivamente, sulla base del responso, parte l’eventuale denuncia. In questo caso la risposta del responsabile dell’ufficio è chiara ed è stata inoltrata non solo a noi della municipale, ma anche ai consiglieri di opposizione: l’ufficio ha risposto nel merito della presunta non conformità al regolamento urbanistico del titolo edilizio, ritenendone al contrario la coerenza. Salvo ulteriori accertamenti il titolo è valido finché non revocato».

Dichiarazioni fuori luogo – è la controreplica di Insieme per Altopascio – quelle per cui non vi sarebbe nessun abuso: «Come risulta da un atto ufficiale, datato 14

giugno 2018 e proveniente dalla polizia municipale, in data 4 maggio 2018 ha fatto accertamenti comunicando la notizia di reato all’autorità giudiziaria. Noi ci rimettiamo esclusivamente a ciò che è competenza dell’autorità giudiziaria accertare e agli sviluppi futuri della vicenda».

Fonte: Il Tirreno