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[ALTOPASCIO] Travolto in bicicletta, il pm chiede tre anni per il camionista

LUCCA. Tre anni di reclusione e altrettanti di sospensione della patente. È stata questa la richiesta del pubblico ministero nei confronti di Cerbone Palmieri, autista 43enne di origini campane ma residente a Pescia che nell’agosto di tre anni fa travolse e uccise con il suo camion il 16enne Simone Pardini, che si stava allenando insieme a un amico lungo la via Romana fra Montecarlo e Altopascio.

Il giudice monocratico Matteo Marini al termine della requisitoria dell’accusa ha rinviato il processo al prossimo 16 settembre per le arringhe degli avvocati di parte civile e della difesa e per la pronuncia della sentenza.

Palmieri risponde dell’accusa di omicidio colposo. La particolare durezza della richiesta da parte dell’accusa si spiega anche con il comportamento che l’uomo avrebbe tenuto dopo l’incindente mortale dell’agosto 2017: nessuna richieste di scusa per quanto accaduto, nessuna ricerca di un contatto con la famiglia di Roberto che, nel corso di questi ultimi anni, ha ricordato il figlio con eventi sportivi e non solo. Come detto, al termine della requisitoria il pm ha chiesto anche la sospensione della patente per tre anni: il permesso di guidare era infatti stato restituito all’autista tre mesi dopo l’incidente mortale.

Secondo la ricostruzione dell’accusa l’autotrasportatore avrebbe tamponato il giovane ciclista, prima trascinandolo per qualche metro e poi “scaravantandolo” sull’asfalto: il decesso di Pardini fu praticamente immediato, mentre il suo compagno di allenamento rimase illeso.

La morte di Simone scosse tutta la lucchesia – e non solo. Pochi giorni dopo l’incidente il campione Vincenzo Nibali inviò tramite le pagine delTirreno un messaggio alla famiglia del giovane ciclista:

«Porterò la tua foto nel cuore come se tu fossi diventato il mio compagno di squadra». Il ciclista infatti, che da tempo vive a Mastromarco in provincia di Pistoia, dopo aver saputo dell’incidente sulla Romana, aveva twittato proprio la foto che lo ritrae insieme a Simone. —

Fonte: Il Tirreno